Studenti e filosofia, la parola ai giovani pensatori
Un vero e proprio festival della filosofia quello andato in scena all’aula magna dell’università Insubria di Varese insieme agli studenti delle scuole superiori
Un vero e proprio festival della filosofia quello andato in scena all’aula magna dell’università Insubria di Varese, una giornata dedicata alle riflessioni sui temi dell’amore, del tempo e della giustizia: è il capitolo conclusivo di un percorso intrapreso dai ragazzi delle scuole superiori all’interno del progetto dal titolo “Cogito Ergo Sum?”, un’iniziativa che si prefiggeva l’obiettivo di avvicinare gli studenti ad uno studio partecipato della filosofia, stimolando la loro riflessione critica attraverso il dialogo aperto con differenti filosofi e studiosi di varia provenienza.
Un percorso che si è snodato attraverso diversi appuntamenti e soprattutto attraverso la partecipazione dei ragazzi delle scuole al ricco forum di discussione, nel quale i "Giovani Pensatori" hanno intavolato, spesso del tutto autonomamente, una riflessione collettiva ampia, articolata ed assai approfondita che si segnala proprio per la sua ricchezza e per il suo interesse oggettivo.
Con l’appuntamento di oggi all’università dell’Insubria «i Giovani Pensatori hanno preso nuovamente la parola per esporre le loro riflessioni, per comunicare il loro percorso di studio, le loro riflessioni scaturite dalla lettura dei classici del pensiero, per porre, infine, le loro domande, i loro interrogativi e i loro spunti critici – afferma il prof. Fabio Minazzi, docente di Filosofia Teoretica dell’Università degli Studi dell’Insubria e coordinatore dell’intero progetto -. La filosofia, infatti, costituisce l’arte di saper incrementare le domande, le questioni e i problemi, secondo un taglio prospettico sempre problematico ed autenticamente interdisciplinare, che preferisce abitare sempre i problemi aperti del proprio tempo».
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