“L’abuso di antibiotici crea grossi problemi”

Esperti da tutto il mondo discutono in questi giorni a Varese di problemi legati alle malattie infettive. Il professor Grossi parla del pericolo crescente di germi resistenti a causa dell'uso eccessivo di antibiotici

I massimi esperti mondiali di infettivologia, epatologia e trapianti d’organo insieme ai rappresentanti dei centri di trapianto d’organo solido italiani sono a Varese da oggi fino a sabato per il quinto congresso “Infections and Organ Transplantation” presieduto dal professor Paolo Grossi, ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi dell’Insubria e second opinion infettivologica nazionale per le problematiche infettivologiche nel processo di donazione e trapianto.

Il congresso – organizzato dall’Università degli studi dell’Insubria, insieme al Centro Nazionale Trapianti, all’Istituto Superiore di Sanità e alle principali Società Scientifiche Nazionali e Internazionali nel settore dell’infettivologia dell’epatologia e dei trapianti d’organo – è stato aperto oggi all’Ata Hotel di Varese, dal rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Alberto Coen Porisini; dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo di Varese,Callisto Bravi e dal sindaco di Varese, Attilio Fontana. A introdurre i lavori è stata una relazione a due voci sul tema della complessità, a cura del professor Giulio Casati, fisico, direttore della Lake Como School of Advanced Studies, e di Francis Delmonico, chirurgo dell’Harward Medical School di Boston. infettivi

Nel corso dei lavori, saranno approfonditi temi come le infezioni nel paziente sottoposto a trapianto d’organo, con particolare attenzione alle nuove terapie dell’epatite da HCV nella popolazione di pazienti trapiantati, alla luce della disponibilità di nuovi farmaci estremamente efficaci.

Al centro ci sarà anche la ripresa del recente allarme partito dalla Gran Bretagna sull’uso degli antibiotici: « Da tempo avvertiamo che l’abuso di questi farmaci porta conseguenze estremamente preoccupanti – spiega il professor Grossi – perché abbiamo riscontrato che i batteri stanno diventando resistenti. Il pericolo è maggiore nei casi di soggetti fragili ma la raccomandazione è estesa a tutti: evitare il più possibile l’automedicazione e affidarsi solo al parere medico prima di assumere un antibiotico».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Aprile 2015
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