30mila scatole di farmaci “pirata”, un terzo è simil-Viagra
Arrivano dalla Cina, ma anche da Sudamerica e Africa. Spediti via cargo o nascosti nelle valigie di corrieri
Trentamila confezioni di farmaci “illegali” sequestrate a Malpensa: un dato che conferma un trend in aumento. Tra i farmaci, a fare la parte del leone ci sono i farmaci simil-Viagra.
I militari della Guardia di Finanza di Malpensa, in collaborazione con la locale Agenzia delle Dogane, negli ultimi mesi, hanno sottoposto a controllo, nell’ambito della lotta alla fraudolenta commercializzazione di prodotti farmaceutici, quasi 500 spedizioni postali. Sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria dieci persone e sono state sequestrate quasi 30.000 confezioni tra compresse, fiale, pomate e siringhe già dosate risultate sprovviste di qualsiasi certificazione rilasciata dall’AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) e pertanto nocive per la salute del consumatore finale.
Tra i prodotti sotto sequestro i “protagonisti” – ammette la Finanza – sono sicuramente quelli utilizzati per curare la disfunzione erettile (es. il ben noto Viagra) con oltre 10.000 farmaci posti sotto sequestro.
Un trend in aumento rispetto agli anni passati è quello relativo ai fermi operati, non più solo nell’area Cargo, ma anche nelle sale arrivi dello scalo varesino: quasi 9.000 farmaci sono stati rinvenuti nelle valigie di passeggeri provenienti dalle più diverse località (Brasile, Rep. Dominicana e Nigeria, solo per citarne alcuni).
Proprio la Nigeria era il Paese di provenienza di una coppia di passeggeri, entrambi residenti in Italia, intercettati e fermati lo scorso weekend dai militari. All’interno dei bagagli dei due cittadini africani sono stati rinvenuti quasi 600 farmaci contenenti idrochinone, una sostanza il cui utilizzo e compravendita all’interno dei paesi membri dell’Unione Europea, è esplicitamente vietata.
L’aeroporto di Malpensa si conferma un importante crocevia non soltanto per il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ma anche per i recenti sequestri di farmaci operati presso lo scalo varesino. Il fenomeno che le Fiamme Gialle, in collaborazione con la locale Agenzia delle Dogane, tentano quotidianamente di arginare, mediante la costante opera di screening delle spedizioni postali provenienti dall’estero e dei passeggeri in arrivo è anche quello del contrasto all’illegale importazione di medicinali senza le autorizzazioni previste dall’AIFA, in violazione di quanto disciplinato dalla normativa nazionale di riferimento.
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