Segnali preoccupanti sul futuro del Del Ponte
È tempo di decidere cosa sarà del progetto materno infantile di Giubiano. L'organizzazione che si sta studiando, però, lascia perplessi gli operatori
Una giornata di festa ma anche di sorrisi tirati. L’inaugurazione della Casa del sorriso, realizzata dalla Fondazione Ponte del Sorriso per accogliere i famigliari dei piccoli pazienti ricoverati, è stata un momento di festa, l’occasione per ribadire l’interesse della città di Varese verso quel progetto che sta nascendo a Giubiano e di cui, al momento, si vendono solo le mura e tante promesse.
Emanuela Crivellaro, Presidente della Fondazione Ponte del Sorriso, nel corso della cerimonia, ha parlato della casa come di un punto di partenza verso la completa realizzazione del polo materno infantile voluto 10 anni fa e per ora finanziato con 40 milioni di euro.
Nonostante l’apertura ormai prossima (l’assessore regionale Gallera ha parlato della primavera 2017) il timore che il polo dovrà accontentarsi e ridimensionarsi è diffuso tra operatori e volontari.
L’idea del direttore generale dell’ASST Sette Laghi Callisto Bravi di collegare le specialità del Del Ponte alle unità operative del Circolo sta creando alcuni malumori. Più che un passo in avanti verso la costruzione di un polo d’avanguardia, quella proposta viene letta come un impoverimento delle professionalità che oggi vi lavorano. Il caso della cardiologia pediatrica che dal primo ottobre scorso si ritrova con la squadra medica ridotta di due terzi non è sicuramente di buon auspicio. Ai professionisti che stanno investendo nell’area infantile, l’idea di tornare in forza alle equipe del vicino ospedale di Circolo, non piace per nulla.
Per un investimento degno di un polo d’eccellenza, uno dei 4 che la regione vuole realizzare in Lombardia dedicato ai bambini, si dice che servano 15 milioni di euro per personale e attrezzature. Soldi che pare non ci siano, anche se sono già stati annunciati investimenti edilizi per 16,4 milioni di euro per realizzare un “day center 2” al Circolo di Varese e circa 200 milioni per accorpare Busto e Gallarate.
Notizie precise si sapranno a breve: il direttore ha ormai definito il suo programma di interventi organizzativi (POA) . Il piano andrà in Regione per l’approvazione che metterà nero su bianco il destino di questo progetto a cui Varese ha già dato piena fiducia.
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