L’incendio? «L’abbiamo spento a secchiate»

Le fiamme, alimentate dal vento, stavano avanzando. Cinque ventenni finiscono l’amaro e si mettono al lavoro

Avarie

Altro che “vitelloni”, il fuoco al momento dell’amaro scatena la bontà e trasforma cinque ragazzi di 25 anni in piccoli grandi eroi di giornata che si meritano una menzione speciale per avere spento le fiamme a secchiate.

Succede che nella serata di ieri, nel bailamme delle centinaia di interventi dei vigili del fuoco per il vento, siano scoppiati anche diversi incendi.

Bastava una sigaretta, un fiammifero mal spento o un lapillo del camino per innescare un rogo.

Sta di fatto che all’interno di un locale pubblico di Cittiglio, “Lo Spaccone”, ci fosse il gruppo di amici a bersi un caffè dopo cena.

«Ad un certo punto abbiamo visto le fiamme avanzare in un’area verde lì fuori, i rami degli alberi stavano prendendo fuoco.

Abbiamo chiamato subito i vigili del fuoco. Ma nel frattempo non siamo rimasti con le mani in mano».

Nei dintorni del bar c’era una lavanderia: i ragazzi si sono minuti di secchi e in mezzora hanno domato le fiamme. Trenta minuti, un secchio dietro l’altro con la sola forza delle braccia.

Tre di questi ragazzi sono fratelli.

Sono Camillo Turuani 25 anni muratore, Andrea Turuani 23 tornitore, Davide Turuani 21 saldatore, Mattia Leo 24 magazziniere, Stefano Costantini 24 montatore di cucine in Svizzera.

Missione compiuta: Turuani 3, incendio 0.

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Pubblicato il 26 Marzo 2019
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