A Como l’omaggio in Duomo per tutti gli operatori della sanità morti per Coronavirus

Sabato 5 settembre alle 18,30 una cerimonia per ricordare chi ha perso la vita per ringraziare tutti coloro che si sono spesi con grande professionalità sul territorio e negli ospedali

Varese - terapia intensiva Covid - foto di Maurizio Borserini

(Foto di Murizio Borserini) Sabato 5 settembre l’Ordine dei Medici di Como renderà omaggio ai medici, gli infermieri, i farmacisti e gli operatori della Croce Rossa di Como morti per coronavirus.

Lo farà con una messa in Duomo che sarà celebrata alle 18,30 dal Vescovo monsignor Oscar Cantoni.

La messa sarà anche un’occasione di raccoglimento e di riconoscenza verso tutti coloro che si sono spesi con grande professionalità sul territorio e negli ospedali. Durante la cerimonia saranno raccolte offerte a sostegno del “Fondo diocesano di solidarietà famiglia-lavoro 2020”, istituito in memoria di don Renato Lanzetti e di tutte le vittime del coronavirus.

Al termine della messa si terrà un momento musicale eseguito dall’Orchestra da camera Franz Terraneo che ha condiviso con i sanitari il bisogno di ricordare, ringraziare ed elaborare quanto vissuto i mesi passati. Verranno eseguiti brani da Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi e l’Adagio (Konzert für Oboe violine Streicher und General Bass BWV 1060) di Johann Sebastian Bach. Al violino solista la affermata giovane comasca Emma Arizza.

Per ragioni di sicurezza anti Covid 19 il numero di presenze è limitato a 350 persone.

«Medici, infermieri, farmacisti, veterinari, assistenti socio-sanitari, operatori delle pulizie, volontari e personale a qualunque titolo impegnato nel mondo della salute in questo tempo di pandemia hanno dato e continuano dare una grande testimonianza di sacrificio e attenzione ai fratelli e alle sorelle colpiti dalla malattia – dice monsignor Cantoni –  Sono stati accanto ai pazienti, diventando anche voce e mani dei familiari costretti all’isolamento. C’è chi è stato in prima linea nell’affrontare il nuovo coronavirus e chi ha continuato a fornire le cure necessarie a tutte le altre patologie che non si sono fermate per il lockdown. Celebrare insieme l’Eucaristia significa ritrovare un senso di comunità e umanità, per ringraziare, per pregare insieme alle proprie famiglie – che ugualmente vivono sentimenti di incertezza e paura – per chiedere la forza di continuare a essere strumenti per il bene di tutti».

«La pandemia ha purtroppo lasciato segni indelebili nella memoria della popolazione, di tutti i sanitari e delle Associazioni di volontariato che hanno affrontato con abnegazione, grande professionalità e senso del dovere una situazione così drammatica mettendo a rischio anche la propria incolumità – aggiunge Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como – Per questo abbiamo deciso di ricordare con una celebrazione eucaristica nella nostra Cattedrale chi non è più con noi. Sarà un momento di riflessione per quello che è stato e che si spera non sarà più e un modo semplice per essere vicino ai familiari dei colleghi, dei sanitari e di tutti i cittadini scomparsi. Un grazie sincero a tutti gli operatori sanitari e ai volontari che ogni giorno continuano la loro preziosa opera di assistenza».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Agosto 2020
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