Fa volare il drone in Val Grande e infastidisce aquile e camosci, denunciato
Un residente è stato sorpreso nei pressi della cima della Laurasca: contestata la violazione dello spazio aereo interdetto al volo oltre al disturbo della fauna
I carabinieri che guardano col binocolo le montagne e si accorgono del comportamento strano di due aquile e di un camoscio che hanno insospettito i militari. Colpa di un drone non autorizzato che costerà caro al proprietario.
Lo scorso 6 agosto militari del Reparto Carabinieri Parco Val Grande e della stazione Carabinieri Parco Santa Maria Maggiore, hanno denunciato un cittadino italiano, residente nella provincia del VCO, per sorvolo non autorizzato all’interno dell’Area protetta a mezzo drone.
Il soggetto è stato sorpreso nei pressi della cima della Laurasca, nel Comune di Malesco intento a manovrare a distanza il velivolo che era stato inviato in direzione della Riserva integrale del Pedum.
I militari, in servizio di pattuglia nel Parco Nazionale, hanno riscontrato comportamenti anomali da
parte di una coppia di aquile ed un camoscio, disturbati dalla presenza del drone.
Sono pertanto riusciti ad individuare e raggiungere il punto in cui si trovava il pilota. Oltre al disturbo della fauna, è stata contestata la violazione dello spazio aereo interdetto al volo ai sensi della legge 394/91 sulle Aree Protette.
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