Tracollo Pro Patria: la Pro Sesto sbanca 3 a 0 lo Speroni

Sconfitta pesante per la squadra di Busto contro la (ex) ultima in classifica. Nel secondo tempo De Sena, Adamoli e Ghezzi firmano la condanna per la Pro Patria

Serie C, Pro Patria - Pro Sesto 0-3

La Pro Patria esce con le ossa rotta dalla sfida dal turno infrasettimanale di oggi, mercoledì 16 febbraio. La Pro Sesto (ex) fanalino di coda sbanca infatti lo Speroni di Busto Arsizio con un sonoro 3 a 0, risultato che rappresenta la peggior sconfitta rimediata dai tigrotti quest’anno, soprattutto per come è arrivata. (Servizio Fotografico a cura di Roberta Corradin)

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Serie C, Pro Patria – Pro Sesto 0-3 4 di 30

A mandare sotto shock i tigrotti di Prina il gol per gli ospiti arrivato a sorpresa al 60’, quando la difesa bustocca sbaglia completamente una lettura e De Sena si ritrova la porta spalancata per l’1 a 0. Da quel momento per la Pro Patria iniziano 30 minuti di pura frenesia, gli sforzi e la foga di strappare un pareggio fondamentale per la salvezza sortiscono l’effetto contrario, con due gol riflati in contropiede negli ultimi 10 minuti: al 83’ Gattoni percorre letteralmente tutto il campo e serve Adamoli che trafigge Caprile, all’inizio del recupero invece il subentrato Ghezzi è autore di coast-to-coast che vale game-set e match.

FISCHIO DI INIZIO: Nemo profeta in patria, e infatti la Pro Sesto si presenta allo Speroni con un singolare ruolino di marcia: ultima in classifica – insieme al Legnago – con 20 punti (-7 dalla Pro Patria) di cui 14 rimediati in trasferta, che questa sera diventano 17 grazie alle 4 vittorie (su 4) lontano dal Breda. Rispetto alla Virtus affrontata domenica, i castellani di Sesto San Giovanni sono una squadra veloce nel ribaltamento di campo, senza una particolare ricerca del fraseggio e della costruzione dal basso. Di Goia schiera allora il suo collaudato 343, modulo che permettere di sfruttare la rapidità delle fasce con Sala e Mazzarani, unici insieme a Gattoni, Toninelli e Scapuzzi riconfermati dal mister milanese dalla sconfitta con la FeralpiSalò. Il tridente offensivo vede partire dal primo minuto Scapuzzi affiancato dai neoacquisti De Sena e Marilungo.

Per la Pro Patria Prina, guarito dal covid, cerca di far di necessità virtù privato di 6 giocatori tra infortuni e squalifiche e senza un titolare a disposizione dal primo minuto sulla corsia di sinistra, ruolo così affidato a Pierozzi, che solitamente agisce sul fronte opposto. Qualche variazione anche in difesa, dove rientra Saporetti in posizione centrale, Molinari torna a destra e Boffelli viene spostato a sinistra. In attacco invece la “coppia leggera”: Stanzani e Castelli, che ben avevano figurato appena tre giorni a Verona da subentrati.

PRIMO TEMPO – Non appena il direttore di gara Gemelli dà inizio al match la Pro Patria sembra convinta di poter trovare la prima “doppietta stagionale” (la squadra non ha mai vinto due partite consecutive) e attacca l’area avversaria sia in orizzontale che in verticale. Al rientro dalla squalifica Nicco, riconfermato regista visto la lungo degenza di Bertoni, è ispirato e nella prima frazione di gioco si prende sulle spalle il compito di dirigere la squadra. I tigrotti pressano alto, recuperano palloni e hanno spesso la sfera tra i piedi: il numero 10 può così svariare nel terzo offensivo. Al 11’ subito un’occasione: Nicco serve con un passaggio corto Stanzani, l’attaccante esce dall’area di rigore e con un colpo di tacco manda in porta Pierozzi, l’esterno si ritrova solo davanti a Del Frate che si distende e col guantone smanaccia in angolo il tiro del talentino della Pro Patria.

La Pro Patria cerca allora di non far uscire gli ospiti dalla propria metà campo, impiegando tante energie per non permettere il gioco agli avversari e diventare padrona della partita. Il contrappasso è la sterilità offensiva. Il debito di ossigeno, dovuto anche alla trasferta di 72 ore prima a Verona, si tramuta in tanti passaggi sbagliati negli ultimi sedici metri, con gli attaccanti innescati unicamente quando costretti a uscire dall’area di rigore e fare un po’ di sportellate. Unica eccezione una sforbiciata area di Castelli a ridosso del primo tempo, ma la conclusione dell’attaccante è centrale e non abbastanza potente per spaccare la porta.

SECONDO TEMPO – La storia dei vinili -e dell’industria musicale- insegna che il “lato A” di un disco coincide con le canzoni più famose e “catchy” di un artista, mentre il “lato B” del 33giri custodisce i veri capolavori. In poche parole: prima si cattura l’ascoltatore e poi lo si conquista al cuore. E se i primi 45’ della Pro Patria di oggi promettevano qualcosa di buono, per i bustocchi la ripresa è una caporetto senza precedenti in stagione. Forse la musica ansiogena e nevrotica dei Goblin riuscirebbe a rendere l’idea della disfatta. Ma prima dell’horror movie, una bella azione sull’asse Nicco-Castelli, il taglio dell’attaccante verso l’area è buono ma decentro e l’ex Villareal altro non può che provare a sorprendere il portiere della Pro Sesto sul primo palo. Tentativo invano, come la prima ora di gioco gettata alle ortiche dai bustocchi.

Al 56’ i due cambi per parte sono la tradizionale sliding door del match: per quanto visto fino a questo momento Prina pensa di poterla vincere e per questo si affida a Piu e Pesenti, due attaccanti più esperti e navigati, in grado di buttarla in rete anche in maniera sporca. Ma ad azzeccare le mosse è il collega Di Gioia, che a sorpresa inserisce due centrocampisti centrali (Marchesi e Brentan) al posto di Cerretelli e uno stanchissimo Sala, tra l’altro ammonito.

Il nuovo look del centrocampo dà spessore alla mediana della Pro Sesto, in vantaggio alla prima vera occasione: al 59′ a quasi 40 metri dalla porta Brentan legge un taglio di Ghezzi e lo serve, Caprile anticipa l’attaccante ma non ha i metri sufficienti per agguantare il pallone, limitandosi a deviare il pallone che finisce sui piedi di De Sena, all’attaccante basta un soffio per ribadire a rete. De Sena si era ritrovato tutto solo davanti alla porta, Boffelli e Molinari erano saliti per far scattare la trappola del fuorigioco mentre Saporetti era rimasto in marcatura su Ghezzi, perso sul taglio. Il gol della Pro Sesto è come uno strike e tutti i giocatori della Pro Patria cadono come “birillo morto” cade.

Con ancora 30’ minuti a disposizione inizia un frenetico assalto all’arma bianca per strappare il pareggio. La Pro Sesto, brava a colpire cinicamente in transizione, non chiede altro: nell’assedio Prina arriva a giocarsi la carta Vezzoni, nella speranza che il neroazzurro e Pierozzi – nuovamente a destra – possano servire palloni in area a Piu e Pesenti. Succede esattamente il contrario: al 83’ Vezzoni – che era fermo da novembre – perde il pallone e Gattoni è autore di una cavalcata che va da una parte all’altra del campo, conclusasi con l’assist per il 2 a 0 di Adamoli (dentro al 65’ al posto di Marilungo).

Il 2 a 0 scatena l’orgoglio tigrotto, la Pro Patria vuole giocarsela nonostante la sconfitta sia pressoché inevitabile a cinque minuti dal triplice fischio. Al 90’ la squadra di Busto Arsizio si trova a battere un calcio d’angolo sulla destra e, esattamente come già visto in questa stagione, il corner offensivo regala agli avversari un gol in contropiede all’ultimo minuto. Come Gattoni, anche Ghezzi percorrere tutto il rettangolo di gioco, arriva al limite dell’area e fa parte un tiro deviato da Pierozzi che termina alto alle spalle di Caprile. La tragedia è compiuta e sul 3 a 0 cala il sipario di una partita in cui la Pro Patria ancora una volta ha perso il filo del gioco nei minuti più importanti (11 i gol subiti questa stagione negli ultimi 10’). La speranza è che la figuraccia serva da lezione, perché c’è ancora una salvezza da conquistare.

Pro Patria ko, Prina: “Sconfitta brutta per modo e risultato”

AURORA PRO PATRIA 1919 – PRO SESTO 1913      0 – 3    (0 – 0)

Marcatori: 14′ s.t. De Sena (PRS), 39′ s.t. Adamoli (PRS), 45′ s.t. Ghezzi (PRS)

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari, 4 Saporetti, Boffelli; 21 Colombo (29′ s.t. 17 Vezzoni), 25 Ferri, 10 Nicco, 23 Ghioldi (29′ s.t. 16 Fietta); 11 Pierozzi; 7 Stanzani (11′ s.t. 27 Piu), 30 Castelli (11′ s.t. 32 Pesenti).

A disposizione: 12 Mangano, 2 Vaghi, 22 Bergamo, 24 Giardino. All. Prina.

 

PRO SESTO 1913 (3-4-1-2): 1 Del Frate; 5 Pecorini, 30 Toninelli, 6 Della Giovanna (1′ s.t. 32 Ghezzi); 2 Mazzarani, 4 Gattoni, 26 Cerretelli (11′ s.t. 29 Marchesi), 17 Sala (11′ s.t. 14 Brentan); 10 Scapuzzi; 25 De Sena (29′ s.t. 11 Grandi), 89 Marilungo (20′ s.t. 21 Adamoli).

A disposizione: 22 Serra, 3 Maldini, 7 Capelli, 8 Gualdi, 16 Lucarelli, 20 Capogna, 23 Giubilato. All. Di Gioia. 

 

ARBITRO: Enrico Gemelli di Messina (Matteo Paggiola della Sezione di Legnago e Andrea Sprezzola della Sezione di Mestre. Quarto Ufficiale Luca Tagliente della Sezione di Brindisi).

 

Angoli: 9 – 1. 

Recupero: 1′ p.t. – 5′ s.t.

Ammoniti: Sala, Ghezzi (PRS); Colombo, Ferri, Nicco, Fietta (PPA).

Note: Serata fredda e serena. Terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 350.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 16 Febbraio 2022
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