Famiglia intossicata a Luino da monossido di carbonio

L’allarme nella tarda serata di venerdì: quattro persone all’ospedale di Varese in ambulanza, due sono minori. Una caldaia la probabile causa

Ambulanza notte

Paura a Luino nella tarda serata di venerdì. Un’intera famiglia ha accusato i sintomi di intossicazione da monossido di carbonio ed è stato dato l’allarme al 112. All’arrivo sul posto, in piazza Aldo Moro il personale sanitario delle ambulanze, due, di Padana Emergenza e della Croce Rossa Italiana di Luino, e dell’automatica, ha valutato i pazienti che presentavano sintomi tipici da avvelenamento legato a questo gas difficile da scovare e frutto della cattiva combustione.

La famiglia soccorsa è composta da padre, madre e tre figli di cui due minorenni. A destare maggiori preoccupazioni sono state le condizioni della donna trovata incosciente e subito soccorsa con ossigeno e trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo assieme al figlio maggiore, mentre i due minori, anch’essi con sintomi, ma di minore gravità sono stati trasportati al polo materno infantile dell’ospedale Filippo del Ponte.

Sul posto hanno operato anche i carabinieri della compagnia di Luino e i vigili del fuoco del distaccamento cittadino.

Un episodio analogo, come si ricorderà era accaduto qualche mese fa a Brenta dove due giovani stranieri vennero salvati appena in tempo da alcuni colleghi di lavoro che preoccupati per non avere più notizie hanno raggiunto le loro abitazioni per dare l’allarme.

Il monossido di carbonio è un gas killer specialmente nelle stagioni di mezzo, quando per scaldare le case in determinati orari si opta per fonti di calore alternative senza tenere conto dell’ossigeno che viene bruciato dalla combustione (come accade anche per problemi a boiler o scaldabagni, che se rilasciano i frutti della combustione in ambiente povero di ricambio d’ossigeno diventano letali).

Infatti l’intervento di venerdì sera a Vodomino dalle prime informazioni potrebbe essere collegato al malfunzionamento di una piccola caldaia.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Marzo 2023
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