Anche a Lugano la truffa del falso medico: arrestato 27enne

L’ipotesi di reato nei confronti del 27enne è di ripetuta truffa aggravata consumata e tentata. I consigli della polizia cantonale per non cadere in inganno

Polizia cantonale

Truffe senza confini: il falso medico che contatta la vittima per spiegare le condizioni del paziente ferito e suo parente. Una girandola di raggiri che spingono la vittima in estrema confusione e che la fanno cedere all’abilità dei malviventi.

Ma questa volta il sospettato è stato fermato dalla polizia cantonale a Lugano: arrestato.

Si tratta di un 27enne di origini polacche, e le manette sono scattate grazie all’intensa attività investigativa avviata dalla Polizia cantonale (con il supporto tecnico della Polizia Città di Lugano) subito dopo la nuova ondata di tentativi di raggiro del falso incidente. Fondamentale è stata anche la segnalazione/collaborazione di una cittadina, avvenuta a seguito delle comunicazioni mediatiche effettuate nei giorni scorsi.

L’uomo è sospettato d’aver preso parte a una truffa del “falso operatore sanitario”. In base alle ricostruzioni, il modus operandi ricalca quello evidenziato a più riprese in passato nelle truffe del falso nipote e del falso poliziotto ai danni soprattutto di anziani. Gli autori, spacciandosi in questo caso per una persona attiva in campo medico, chiedono con insistenza un’importante somma di denaro necessaria a coprire le cure di un parente incorso in un incidente, in un infortunio di altra natura o in una grave malattia. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la gravità della situazione), mettono pressione sulla vittima e la spronano a immediatamente effettuare il prelevamento. Diverse decine di migliaia di franchi che una terza persona passerà poi a ritirare. Si precisa che le telefonate giungono in prevalenza su telefoni fissi e, laddove è presente un display sull’apparecchio, il numero chiamante appare come “s conosciuto”.

L’ipotesi di reato nei confronti del 27enne è di ripetuta truffa aggravata consumata e tentata. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Roberto Ruggeri.

La Polizia cantonale ribadisce i consigli per non incappare in questo genere di truffe: 

  • Siate sempre diffidenti quando ricevete chiamate con richieste di denaro.

  • Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d’emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni.

  • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti.

  • Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca. Mai nessuna istituzione (Polizia, Giustizia, Strutture sanitarie cantonali) chiede di trasmettere contanti o gioielli per il tramite di terze persone che passeranno al domicilio a ritirarli in tempi stretti.

  • Se una chiamata vi sembra sospetta informate subito la polizia, telefonando al 117 (numero d’emergenza).

  • Informate i vostri parenti e conoscenti e sensibilizzateli dell’esistenza di questo tipo di truffa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Settembre 2022
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