Un’aula della biblioteca per ricordare Peppino Impastato

Sabato la targa ricordo, spettacoli in biblioteca con il centro psico-sociale dell'ospedale di Busto, e al Museo del tessile il film "I Cento Passi". In futuro altre aule sarannod edicate a Oriana Falalci e Walter Tobagi

Busto Arsizio non è Ponteranica. E sabato 4 dicembre alle 17 è in programma l’intitolazione della sala ragazzi della Biblioteca civica di piazza Vittorio Emanuele II a Peppino Impastato, l’uomo dei "Cento passi", militante di sinistra e giornalista ucciso dalla mafia nel 1978 nella sua Sicilia, nella sua Cinisi. Persona che sfidò la stessa cultura mafiosa imperante in famiglia e il potente boss Tano Badalamenti, praticamente dirimpettaio, con l’arma della denuncia, della satira, della radio libera, fino a pagrne il prezzo con la vita.
Dopo la scopertura della targa, i gruppi del Centro Psico Sociale dell’ospedale di Busto (che afferisce all’unità operativa di Psichiatria diretta da Franca Molteni, anche direttore del Dipartimento Aziendale Salute Mentale), guidati da Ornella Gobbi ed Elis Ferracini, proporranno un reading di testi dedicati a Impastato (il discorso trasmesso da Radio Aut la notte della sua morte e un testo liberamente tratto da “Felicia”, un articolo scritto da Roberto Saviano nel 2004 in occasione della morte della madre di Impastato) e interpreteranno il brano ”I cento passi” dei Modena City Ramblers. Sarà esposta anche una mostra di libri e documenti del patrimonio della biblioteca sul tema della lotta alla mafia.
Alle 21 nella sala conferenze museo del Tessile sarà proiettato il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Tony Sperandeo, Paolo Briguglia (Italia, 2000).
Nella scorsa primavera il sindaco aveva incontrato Giovanni Impastato, già precedentemente invitato in città dal suo partito, Rifondazione Comunista; Farioli gli aveva confermato l’intenzione di ricordare il fratello intitolandogli la sala dei ragazzi, una delle più frequentate della biblioteca. Nei prossimi mesi saranno intitolati altri due spazi a due grandi "penne" del giornalismo come Oriana Fallaci e Walter Tobagi, quest’ultimo vittima del terrorismo di Prima Linea.
Il piccolo spettacolo che sarà proposto in biblioteca nasce all’interno dei gruppi riabilitativi a carattere espressivo: come spiega l’educatrice Sara Boninsegna, “la riabilitazione è fondata sul presupposto che, nonostante il disagio psichico, il cittadino sofferente di disturbi mentali è comunque portatore di abilità e di risorse, e può sviluppare capacità che gli consentono di integrarsi nella vita di comunità e recuperare quindi ruoli adeguati al proprio ambito personale, familiare e sociale. Il percorso creativo–espressivo ha favorito la riflessione su temi sociali importanti, e attraverso la rappresentazione scenica ha fatto in modo che tali pensieri non rimanessero chiusi all’interno del Centro Psico Sociale, ma che prendessero voce in una dimensione più allargata. Questo per il nostro gruppo è sicuramente un valore aggiunto rispetto al percorso della cura di un disagio, perché i partecipanti da fruitori di servizi acquisiscono il ruolo di soggetti attivi, portatori di pensieri e opinioni che vogliono offrire argomento di riflessione ad altri cittadini”.

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Pubblicato il 01 Dicembre 2010
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