Rondoni, un poeta che attraversa l’Italia

L'autore ospite di una serata al Cinema Teatro Italia, presenterà il suo libro "E come il vento -L'infinito, lo strano bacio del poeta al mondo"

Avarie

Le Parrocchie di Germignaga e Bedero Valtravaglia organizzano, presso il Cinema Teatro Italia di via Mameli 20, una serata con lo scrittore Davide Rondoni, venerdì 11 ottobre – ore 21.00 (La mattina di sabato 12, grazie alla collaborazione con il Liceo Sereni di Luino, raggiungeremo anche le scolaresche), che presenterà il suo libro “e come il vento -L’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo” scritto nel bicentenario de “L’infinito” (1819) di Giacomo Leopardi.

Un poeta attraversa l’Italia e L’Infinito di Leopardi a duecento anni dalla sua scrittura. Una poesia-magnete. Un viaggio nel presente con questo infinito tra i denti e nel cuore. Perché certe opere del genio umano non si possono banalmente “capire”, ma superano ogni tentativo di definizione, si devono piuttosto con-prendere, portare con sé e sempre occorre lasciarsi interrogare, stupire, guidare. Ancora ci fissa negli occhi il ragazzo di Recanati che mormorava “infinito”.

Se in Natura tutto è finito, perché l’anima si addolora per il venire meno di ciò che ama e le dà piacere? Cosa – o chi – spinge l’uomo, negli affetti, nelle relazioni, nelle azioni e nei pensieri quotidiani, a non abbandonarsi a una finitudine che accetta ma che al tempo stesso «aborre»? L’infinito è davvero soltanto un frutto della nostra illusione? O lo si può sperimentare? Alla luce della grande letteratura e della vita, accettando anche la sfida con le teorie matematiche di studiosi come Pavel Florenskij, Georg Cantor e Paolo Zellini, e in dialogo con filosofi, critici e poeti di ieri e oggi, Davide Rondoni scopre significati nuovi, e trova in questi versi una potente e meravigliosa bussola per vivere il presente, le sue contraddizioni, i suoi incanti. Un’interpretazione nuova, viva, per abitare non altrove dalla poesia.

«Il ragazzo che mormora “infinito” mi fissa
mentre viaggio in qualche parte sperduta d’Italia
o del mondo. Sai cos’è vivere con l’infinito addosso?
Viaggia, viaggia pure, sembra dirmi.
Ama, soffri, scrivi, abbraccia le cose della vita.
E cerca l’infinito. Sii il suo lupo, il suo mendicante.
Poi mi deposita questa poesia tremante
come una rondine chiusa nel palmo,
un carbone ardente o un cristallo di kryptonite».

Davide Rondoni
Nasce a Forlì nel 1964. Poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi. È tradotto in vari paesi del mondo, collabora a programmi di poesia in radio e tv e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino».

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Pubblicato il 07 Ottobre 2019
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