“Prendersi cura di ambiente e persone”: al via a Varese il “Festiva dell’Utopia”
La prima conferenza a cura dell'antropologo Romano Màdera si è tenuta al Salone estense martedì 29 settembre

Il Salone estense a Varese ha ospitato martedì 29 settembre la prima conferenza del “Festival dell’utopia“. Ospite della serata è stato Romano Màdera, antropologo, psicanalista e filosofo, che col suo intervento ha approfondito il tema “dell’Utopia del prendersi cura”. All’incontro organizzato da Universauser hanno partecipato anche il sindaco di Varese Davide Galimberti e Fabio Conti, professore ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale all’Insubria.
«Da febbraio gli anziani – ha spiegato Fulvio Fagiani, organizzatore del festival e presidente di Universauser – hanno visto svanire quasi tutte le loro forme di socializzazione a causa del Coronavirus. Sono mancate tante occasioni ricreative e di svago, ma anche tutte le attività di informazione e di discussione. Oggi le priorità sono altre, riguardano aspetti fondamentali di carattere sanitario ed economico, ma forse è arrivato il momento di iniziare a prendere in considerazione e cercare di risolvere anche il problema dell’assenza di opportunità di aggregazione per gli anziani».
«Il Festival dell’utopia – ha commentato il sindaco Davide Galimberti – è una realtà importante. Negli anni scorsi si sono coperti temi fondamentali per la città, e questa edizione affronta un aspetto molto attuale come il prendersi cura. Una tematica significativa da mettere in campo con politiche mirate e iniziative puntuali per migliorare il nostro vivere quotidiano».
«Sostenibilità – ha poi aggiunto il professor Fabio Conti – significa prendersi cura del pianeta ma anche delle persone. Spesso si pensa che lo sviluppo sostenibile riguardi solo l’ambiente, ma in realtà tiene in considerazione anche la qualità della vita di tutti noi. Sostenibilità, infatti, significa lotta alla fame, inclusione sociale e riduzione delle disuguaglianze. Essere sostenibili vuol dire cambiare stile di vita, ridurre l’impatto sull’ambiente e affrontare i problemi legati al digital-divide. Ringraziamo gli organizzatori per tenere viva la discussione intorno a questi temi, e come Università il minimo che possiamo fare è continuare a rinnovare il nostro supporto a questo festival».
Il programma del “Festival dell’utopia” prevede altri nove incontri, ognuno dei quali toccherà un aspetto diverso del “prendersi cura” con attenzione particolare alla biodiversità e alla questione ambientale. Tutte gli appuntamenti si terranno esclusivamente in video conferenza, escluso l’ultimo appuntamento fissato sempre al Salone estense di Varese martedì 24 novembre.
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