Busto Arsizio ancora poco illuminata. A2a in commissione: “Più luce? Servono più soldi”
La società che ha in gestione per 19 anni l'illuminazione pubblica ha risposto alle domande dei consiglieri comunali che chiedono una maggiore intensità della luce dei lampioni: "Il contratto prevede un risparmio energetico"
Il consiglio comunale torna a chiamare A2a sui banchi della commissione Lavori Pubblici per rispondere dei continui problemi all’illuminazione pubblica che si stanno verificando in alcune zone della città.
La società che ha preso in mano la gestione (per 19 anni) dei circa 10 mila pali della luce presenti a Busto Arsizio e che ha sostituito coi led le vecchie lampade, ha inviato i suoi rappresentanti per rispondere alle domande poste dal gruppo Fratelli d’Italia e degli altri consiglieri comunali.
La richiesta dei consiglieri di Fratelli d’Italia, avallata dal sindaco Emanuele Antonelli, è quella di avere una migliore illuminazione sia per quanto riguarda l’intensità dell’illuminazione (carente ad esempio in via Mameli, proprio dove abita il primo cittadino) sia per quanto riguarda i black out che si verificano a macchia di leopardo. La normativa regionale, però, non aiuta almeno per quanto riguarda una maggiore illuminazione.
Federico Mauri, direttore generale della società A2a illuminazione pubblica, ha ripercorso le varie domande, cercando di rispondere con precisione: «Ricordiamo che il canale è il numero verde 800 688 811 è quello per segnalare problemi. In caso di pericolo interveniamo in un’ora, per un black out importante interveniamo in 12 ore, per un singolo lampione interveniamo in 24 ore. Sull’intensità della luce abbiamo riscontrato un 14% di casi in cui l’illuminazione era un po’ più bassa della norma e stiamo intervenendo. Ci rendiamo conto che l’illuminazione non è particolarmente elevata ma la norma è figlia di un tavolo di lavoro con Regione Lombardia e alcune associazioni ambientaliste che chiedevano un abbassamento dell’illuminazione per l’inquinamento luminoso. Possiamo intervenire su alcuni punti luce però l’efficientamento energetico era uno dei punti del contratto in modo da risparmiare energia».
Quando piove è una mezza tragedia, ha aggiunto il sindaco a cui ha fatto eco il consigliere Maggioni: «Era previsto dal progetto che era prevista una sostituzione di pali e cavi. Abbiamo trovato una situazione della rete sotterranea abbastanza disastrosa e quando piove l”infiltrazione dell’acqua crea dei balck out».
Tuttavia la frequenza dei guasti è diminuita di tre volte negli ultimi mesi: «A gennaio abbiamo avuto 6 guasti ogni 1000 punti luce. A nostro investimento stiamo procedendo con la sostituzione dei cavi. A settembre avevamo detto che ci sarebbero voluti circa 18 mesi e confermiamo il cronoprogramma».
Il sindaco ha chiesto ad A2a le chiavi di accesso al telecontrollo per poter effettuare verifiche più approfondite e Mauri ha risposto che questa cosa verrà verificata.
Qual è la differenza tra Milano e Busto Arsizio? «Quando è stato fatto il relamping a Milano non era ancora in vigore la legge regionale sull’efficientamento quindi l’illuminazione risulta più intensa».
Si può aumentare i punti luce in alcune zone? A2a afferma che è possibile, sia nei parchi che in alcuni punti del centro cittadino, sempre mantenendo la spesa negli obiettivi che ci si è posti. Anche aumentare la dimerazione (attualmente all’80%) – spiega il direttore – la differenza non è sostanziale: «L’unico modo per avere più luce è usare apparecchi di maggiore potenza o aumentare i punti luce». Per aggiungere punti luce, però, A2a ha chiarito che serviranno più soldi.
Mauri ha risposto anche al consigliere Cascio che aveva chiesto attenzione alle scatole presenti sui pali della luce «spesso rotti e scocciati dai cittadini per evitare che qualcuno si faccia male», anche in questo caso la risposta è quella di segnalare sempre al numero verde.
Infine la risposta sul ripristino dei lampioni di Castiglioni: «Abbiamo ordinato un lampione di prova all’impresa che li dovrà realizzare per verificare anche il parere della sovrintendenza. Ci vorrà del tempo ma li rimetteremo nelle due piazze principali anche perchè costano 10 mila euro l’uno, rispetto ai 600-1000 euro degli altri presenti in città».
Il ripristino dei marciapiedi, secondo A2a, era a carico del Comune ma A2a ha deciso di intervenire per poi farsi rimborsare dal Comune: «Le ditte che fanno ripristino stradale stanno attendendo di fare in un giro unico tutti i ripristini».
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