Coppa Italia: il Varese elimina il Vicenza

I biancorossi passano il turno con un gol di Rea al 31' del s.t.. Buone le prove dei giovani Fiamozzi, Lazaar , Spendlhofer e Tremolada

Il Varese di Stefano Sottili passa il turno di Coppa Italia battendo per 1-0 il Vicenza dell’ex Giovanni Lopez (ben 104 partite con la maglia del Varese da giocatore). Convincente il modulo 4-4-2 e gli esperimenti fatti dal mister biancorosso che ha piazzato in campo il giovane Fiamozzi, esterno alto, al posto di Zecchin, e a centrocampo Damonte al fianco di Blasi. Se la prima regola è non prenderle, la difesa comandata da Rea ha funzionato bene. Il Varese ha infatti corso solo due rischi grossi su due palle inattive, l’una la fotocopia dell’altra, che il Vicenza non ha finalizzato.

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Varese-Vicenza 1-0 4 di 11

Colpo d’occhio – Il Franco Ossola nelle sere di calcio agostano conserva il suo fascino anche di fronte a un pubblico poco numeroso (1600 paganti circa). Il Varese indossa la maglia rossocrociata per ricordare a tutti che le battaglie si vincono sempre sul campo. Fuori Zecchin, Corti e Ferreira Pinto, il vecchietto di turno, ovvero Neto Pereira, fa sentire il suo peso specifico nei cori della tifoseria. Lo Svarovski brasiliano è una bandiera per  il pubblico di Masnago e un esempio di serietà per i giovani, una bella lezione anche per i quattro ragazzi del 1993 scesi in campo dal primo minuto, due da una parte e due dall’altra.

Primo tempo – Il Vicenza parte bene e conquista 4 calci d’angolo nei primi 20 minuti. Il 4-2-3-1 di Lopez mette in difficoltà soprattutto gli esterni del Varese. D’altronde è vero che Il Vicenza è una squadra retrocessa in Lega Pro, ma è anche vero che in campo schiera giocatori che rispondono al nome di Tiribocchi, Mustacchio e Padalino. Quest’ultimo sbroglia non pochi problemi in difesa e quando puo’ prova a far male al Varese dalla distanza. I padroni di casa si affidano a Damonte che in almeno due occasioni va vicino al gol. Lazaar e Neto triangolano bene sulla sinistra, Calil rimane alto costringendo il difensore avversario a non esagerare con le discese, ma è solo al 31’ che  il Varese  guadagna il primo angolo battuto per la testa di Momenté che sparacchia alto da buona posizione. I biancorossi alzano il ritmo di gioco e il Vicenza mostra i primi segni di difficoltà: Calil e Momenté incrociano bene sulle fasce, ma le conclusioni del Varese non lasciano il segno. Si va al riposo senza recupero.

Secondo tempo – Il Varese cambia subito Ely (leggera contrattura al polpaccio) al suo posto Spendhlofer, ma è ancora una volta il Vicenza a pungere con Tulli che lascia partire un tiro dal limite parato da Bastianoni. Neto e Damonte provano a segnare con due conclusioni ravvicinate e sfortunate. Dopo l’espulsione di Corticchia, per somma di ammonizioni, Sottili capisce che è il momento di chiudere, chiama fuori Fiamozzi (buona la sua prova, considerato che l’esterno alto non è il suo ruolo) e rischia Zecchin, non ancora in perfette condizioni fisiche. Il Varese cresce a centrocampo e pressa il Vicenza, fino a quando al 31’ arriva il gol del vantaggio con la deviazione vincente di Rea. Gli ospiti però sono tutt’altro che rassegnati e sarà Giacomelli, entrato al posto di Tulli, a creare due nitide palle gol su calcio da fermo prima per la testa di El Hasni, che non inquadra la porta, e poi per quella di Giani, anch’egli impreciso nella conclusione. Nel Varese c’è posto anche per il giovane e talentuoso Tremolada che dimostra di avere colpi interessanti e una bella intesa con Neto. I biancorossi escono dal Franco Ossola tra gli applausi del pubblico, ora li aspetta la Juve Stabia.

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Pubblicato il 12 Agosto 2013
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