Due sponsor e uno sguardo all’estero: il vivaio del Varese continua a correre

I dirigenti delle giovanili biancorosse assicurano la continuità a prescindere dal destino della prima squadra. Agosti e Svs i marchi che sostengono il settore che si gemella con i finlandesi dell'Ilves Tampere

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La prima squadra del Varese1910 – e lo dicono anche i protagonisti della mattinata – viene prima di tutto. Ma alle spalle della compagine di Bettinelli c’è un mondo sotterraneo che per i risultati e l’aria di positività che si respira merita, in questo periodo di grigiore biancorosso, la massima attenzione. Ecco perchè Silvio Papini, fresco di nomina a vicepresidente esecutivo, tiene prima di tutto a rassicurare i bambini, i ragazzi e le famiglie che ogni giorno sognano il grande calcio: «Il settore giovanile e la scuola calcio, a prescindere dalla categoria in cui il la prima squadra giocherà l’anno prossimo, continueranno a esistere e a lavorare nel migliore dei modi».

 

Le parole di Papini sono riprese anche dagli altri presenti alla conferenza stampa che si è tenuta stamattina – venerdì 20 marzo – nella sede del club in via Manin; Marco Caccianiga, presidente della scuola calcio del Varese, racconta che al suo compleanno un bambino gli ha regalato un disegno con scritto “Grazie mister perchè mi diverto”: «Sotto la prima squadra c’è un mondo che ogni giorno lavora in silenzio per far crescere e tirare fuori il meglio da tutti i ragazzi che ci sono affidati. E fin quando loro si divertiranno, indipendentemente dai risultati, saremo sulla strada giusta; non si può ridurre sempre tutto a una palla che supera la linea della porta. Io sono qui dal 2004 – continua – e ho visto cose “che voi umani” non potreste neanche immaginare; periodi pieni di sconforto e altri ricchi di euforia, ma vedo anche ogni giorno ragazzi che si impegnano per diventare il futuro di questa società nonostante tutte le maldicenze che si sentono e si leggono ogni giorno su di noi».

Mister Mario Belluzzo, responsabile tecnico del settore giovanile, parla invece di numeri: «Attualmente il vivaio è composto da sei squadre, 165 ragazzi, dirigenti, allenatori e accompagnatori. Siamo una realtà nascosta che dal lunedì alla domenica sera gioca, si allena, fa sacrifici con trasferte impegnative, e tutto perchè ha un sogno: il Varese1910. Da cinque anni noi continuiamo con un progetto e la stessa passione; il nostro è un polmone che sforna prima di tutto ragazzi di sani principi. Ovvio che poi c’è sempre qualche squadra che va meglio e qualcuna che va meno bene ma questo è il gioco del calcio».

Stessa filosofia anche per Paolo Masini che si occupa della scuola calcio: «Noi cerchiamo di puntare soprattutto sul territorio, con osservatori che seguono i ragazzi di tutte le zone e periferie della nostra città, dai campetti degli oratori a quelli delle società».

In caso di retrocessione della prima squadra, con tutti gli scongiuri del caso, verrebbero meno due campionati: quello Primavera e quello degli Allievi A e B. «Come hanno già fatto altre società, ad esempio Novara e Pro Vercelli – spiegano i dirigenti – ripartiremo dalla Berretti e dagli Allievi di Lega Pro; ma i ragazzi della Primavera potrebbero in quel caso essere utili alla prima squadra. Naturalmente ci auguriamo tutti di rimanere in B, ma nella legge dello sport ogni anno c’è sempre chi sale e chi scende. Eppure la nostra storia ci dà tanti esempi di come è possibile tirare fuori il lato positivo da periodi completamente bui: nel ’92-’93 il presidente Orrigoni ci iscrisse in Serie D senza dare spiegazioni. Fu un’autoretrocessione: tanti giocatori se ne andarono e si puntò tutto sui più giovani. Da lì vincemmo tutto e iniziò un ciclo che finì con la Serie B sfiorata”.

I risultati sia umani sia calcistici del settore giovanile sono però lampanti; ecco perchè alcune aziende e sponsor si stanno avvicinando a questa realtà; Massimo Scodellaro, varesino doc, è uno di questi: «Credo in prima persona al progetto delle giovanili del Varese1910 e sono fiero di annunciare due nuovi sponsor, che daranno un notevole contributo anche per la rimodernizzazione delle strutture: Agosti e Svs. In più, da quest’anno siamo anche gemellati con una squadra finlandese, l’Ilves Tempere allenata dal varesino Marco Baruffato, che ci permetterà così di ampliare il nostro raggio di azione e partecipare così anche a tornei giovanili di calibro internazionale».

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Pubblicato il 20 Marzo 2015
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