Quello che i ragazzi non dicono, ma postano
Matteo Locatelli, esperto in pedagogia e didattica digitale, protagonista dell'incontro di giovedì 13 dicembre alle ore 20.45 per La Scuola dei Grandi
Genitori invitati al nuovo appuntamento della Scuola dei grandi, giovedì 13 dicembre alle ore 20.45 alla scuola primaria Alighieri di Golasecca (via alle scuole) dedicato al rapporto di bambini e ragazzi con il mondo digitale e il ruolo dei genitori nell’educarli all’uso della tecnologia.
“Quello che i ragazzi non dicono ma postano” è il titolo della serata “teorica” (perché un secondo appuntamento” pratico” sul tema è previsto per il 5 febbraio a Sesto Calende), guidata da Matteo Locatelli, responsabile progetti di prevenzione presso Unison ed esperto in pedagogia e didattica digitale. I genitori esploreranno potenzialità e limiti dell’uso dei social, e della tecnologia in generale, da parte dei nativi digitali, acquisendo chiavi di lettura diverse e trovando modalità di rapporto con questa generazione.
L’incontro è pensato per mamme e papà con figli di età compresa tra gli 8 e i 13 anni e parte dall’idea di condividere percorsi, dubbi e strategie più che quella di offrire ricette drastiche e per questo necessariamente efficaci: “Sempre più spesso si tende a proibire, perché risulta più facile e più rapido piuttosto che educare”, ha affermato Matteo Locatelli. “Il mondo degli adulti ha progressivamente abbandonato da soli i ragazzi nelle loro stanze, limitando lo spazio per il gioco, l’incontro e il confronto fisico con coetanei, per poi correre ai ripari quando si accorge che gli adolescenti hanno un uso problematico della tecnologia e soprattutto dei social”.
Si tratta del terzo appuntamento della Scuola dei grandi, il ciclo di incontri promossi dal Comitato dei rappresentanti dell’Istituto comprensivo Ungaretti per creare uno spazio dove condividere dubbi, domande, strategie e difficoltà dell’educare.
“L’obbiettivo della scuola non è insegnare come fare ad essere dei buoni genitori, insegnanti, educatori – spiega Laura Margherini, tra i promotori – ma creare quegli indispensabili momenti di riflessione sulle difficoltà, sulle preoccupazioni che si presentano ogni giorno nel proprio ruolo di educatori e genitori. Per scoprire che non si è soli e che la condivisione, la discussione di questi dubbi ci può aiutare a superarli con maggiore consapevolezza a beneficio dei nostri bambini e ragazzi”.
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