Dal Maracanà a “Villa Mannara”: un libro di paura e fiducia
In libreria dal 9 settembre "Villa Mannara", il nuovo racconto per ragazzi dell'autrice (e libraia) fagnanese, Laura Orsolini. Tra biciclette, palloni e strani ululati
Paura da leggere: è arrivato in libreria “Villa Mannara”, il nuovo romanzo della scrittrice (e libraia) Laura Orsolini, edito da Pelledoca. Un racconto da brividi per ragazzi dagli 8 ai 12 anni che si spostano in bicicletta, amano giocare a calcio e sono affascinati dai lupi, come i protagonisti.
A cominciare da Federico, biondo, introverso e sempre un po’ triste dopo la morte del papà e diffidente verso il nuovo compagno di sua madre. Per fortuna che c’è l’insegnante di arte di cui fidarsi…o no? Federico in prima media stringe amicizia con Dris, nato in Italia da genitori marocchini.

In sella alle loro biciclette, sempre in compagnia di un pallone, girano per il paese cercando e sperimentando tutti i campi da calcio che riescono a trovare e cui dedicano una mappa, dando a ciascuno il nome di un grande stadio. Fino a trovare il campo migliore di tutti, il Maracanà, dall’altra parte dello stradone (che non potrebbero attraversare), al confine con il giardino di una vecchia villa misteriosa, abitata forse da una strega.
La loro avventura (come racconta il book trailer del regista fagnanese Giuseppe Palomba) comincia con la misteriosa scomparsa di un’anziana donna. Per ritrovarla affronteranno con coraggio le loro paure e verità insospettate, tra bruschi scivoloni e punti d’appoggio insperati.
“Ammetto che anche questa volta la principale fonte di ispirazione per il libro è stato mio figlio e in particolare il racconto di ciò che ha osservato una mattina dalla finestra della sua classe”, ammette divertita Laura Orsolini che ha già all’attivo una decina di libri per bambini (tra cui la saga di Biscia Dorata) e, da ultimo, Play (per ragazzi) pubblicato in primavera. “È la prima volta che scrivo un racconto di paura e sono felicissima di averlo fatto con una casa editrice specializzata e molto attenta, com’è Pelledoca, che ha curato la pubblicazione anche nella scelta della carta e della copertina, bellissima”, commenta entusiasta l’autrice.
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