Il Covid torna alla Rsa Madonna della Croce di Viggiù
Dopo diversi mesi senza casi di Covid, si è verificato un focolaio con 23 ospiti e 7 dipendenti positivi. Il primo piano della struttura è stato isolato
Dopo lunghi mesi “Covid free”, il virus torna a colpire alla Rsa Fondazione Madonna della Croce di Viggiù.
Ieri sono stati resi noti alle famiglie degli ospiti gli esiti dei tamponi effettuati il 12 novembre sui pazienti del primo piano della struttura, che hanno evidenziato la positività al Covid di 23 anziani e di 5 Asa e due infermieri. La scorsa settimana due ospiti positivi sono deceduti, uno in ospedale e uno appena dimesso e rientrato nella struttura.
«Tutto il piano è stato messo in isolamento applicando il protocollo previsto – spiega il dottor Mario Bianchi, direttore sanitario della Rsa – mentre gli operatori sono stati sostituiti. La maggior parte degli ospiti è asintomatica e in collaborazione con l’infettivologa li stiamo monitorando. Verso la fine del mese rifaremo i tamponi di controllo sperando nella negativizzazione».
Oggi intanto si è concluso lo screening su tutti gli ospiti della struttura, al momento 103 anziani in totale, e sul rimanente personale.
«Non appena saranno disponibili gli esiti li comunicheremo alle famiglie, in un’ottica di massima trasparenza – dice il presidente della Fondazione Dario Gai – L’augurio è che con la campagna di tamponi periodici, con il supporto della specialista infettivologa dell’ospedale Sacco e con l’immediato isolamento dei reparti dove si registrano casi si riesca a far fronte a questa seconda ondata».
Dopo il primo impatto con il Covid, che aveva causato diversi decessi e molti casi di positività tra il personale, nei mesi in cui l’epidemia ha rallentato la corsa la struttura di Viggiù si è preparata all’ipotesi di una seconda ondata, come spiega il presidente Gai: «Oltre ad aver rinnovato il contratto con l’infettivologa, proprio in previsione di un ritorno del virus nel periodo autunnale, abbiamo effettuato periodicamente i tamponi su ospiti e personale, ci siamo riforniti anche di test rapidi e ovviamente di tutti i dispositivi di protezione. Stiamo davvero facendo tutto il possibile per tenere la situazione sotto controllo e continueremo a farlo fino a quando sarà necessario».
Per quanto riguarda i contatti tra gli ospiti della Rsa e le famiglie la struttura di Viggiù, è chiusa alle visite: «Nel periodo estivo si era riusciti ad organizzare qualche incontro all’aperto, nel giardino della struttura, ma oggi non è più possibile. Periodicamente vengono effettuate videochiamate, ma ai parenti non è consentito l’ingresso. Informazioni generali sulla situazione nella struttura vengono inviate periodicamente alle famiglie, mentre quelle sui singoli ospiti vengono date ai familiari su richiesta».
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