Quando la caserma di Azzate era a un passo dalla chiesa
Tra pochi giorni lo stabile di via delle Peschiere sarà messo all'asta. Alessandro Di Gregorio, ex vice sindaco, racconta quando, negli anni '60, i militari erano ospitati in via Battisti e poi in via Acquadro

Tra qualche giorno la caserma dei carabinieri di Azzate sarà messa all’asta. Il 21 gennaio, insieme agli stabili che accolgono i militari dell’arma dei comuni di Concorezzo, Cassina De’ Pecchi, Cusano Milanino e San Giuliano Milanese, l’edificio di via delle Peschiere sarà messo in vendita “al miglior offerente”. La base d’asta è di un milione e 115 mila euro per uno stabile di 2250 metri quadrati. Il sindaco Gianmario Bernasconi propone che il ministero dell’Interno acquisti la struttura e poi la dia in gestione al Comune, che potrebbe accollarsi la manutenzione ordinaria.
Quel che è certo è che l’amministrazione comunale farà il possibile per tutelare un importante presidio del territorio.
La caserma dei carabinieri ha una lunga storia come ricorda Alessandro Di Gregorio, ex vicesindaco di Azzate: «In origine si trovava dietro la chiesa, in via Battisti (nella foto il portone con lo spioncino della guardiola) – racconta – e l’abitazione del maresciallo era in via Don Cremona. Lo stabile di via Cremona lo acquistai io e poi lo vendetti al geometra Massetti.
Negli anni ’70 la caserma fu spostata dove un tempo c’era il comune, vale a dire in via Acquadro, dove oggi ci sono gli ambulatori e la Posta: all’epoca il sindaco era Antonio Ghiringhelli. Si rivelò però una scelta poco felice – continua Di Gregorio – perché le finestre davano sulla strada e anche le stanze che venivano utilizzate per accogliere chi veniva arrestato erano poco sicure. Fu così che si decise di spostarla nuovamente. Il Comune acquistò dei terreni sulla provinciale verso Daverio, ma il colonnello dell’epoca chiese che la caserma restasse all’interno del paese. Azzate era in competizione con Bodio Lomnago e facemmo il più in fretta possibile per individuare una nuova area».
E così che si arriva in via delle Peschiere: «Il Comune di Azzate aveva dei terreni in quell’area e valutammo che quella fosse la zona migliore». Partirono i lavori di costruzione e a realizzare l’opera fu l’impresa che oggi è fallita e a cui il ministero dell’Interno ha sempre pagato l’affitto.
«La inaugurammo nel 2004 – dice infine Alessandro Di Gregorio che all’epoca era vice sindaco ma anche assessore alle Finanze, sindaco era Paolo Sessa – Si trova in una bella zona del paese e lo stabile, che è gemello di quello di Cassina De’ Pecchi, davvero confortevole ed accogliente. Non abbiamo le planimetrie perché erano state segretate ma di certo gli spazi sono ampi e ben organizzati. Di certo lì dentro non si potrà fare nulla e la caserma non verrà spostata. Si tratta solo di trovare la soluzione migliore»
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