Aumentano le richieste alle mense dei poveri: a Varese il 30 per cento in più

A Varese aumentati del 30% gli accessi alla mensa della Brunella: 120 accessi al giorno contro gli 80 di media. 2200 i pasti caldi offerti dalla BCC di Busto Garolfo e Buguggiate a 4 realtà del territorio

pasqua alla brunella

Sono tempi sempre più difficili, e le richieste alle mense dei poveri aumentano vertiginosamente. Se a Milano fa scalpore la notizia delle oltre 10mila persone che si sono presentate alla mensa dei poveri nel weekend di Natale, anche le strutture varesine soffrono della stessa difficoltà.

L’associazione Il Pane di Sant’Antonio di Varese, che gestisce la mensa dei poveri della Brunella, è tra quelle che devono fare fronte a sempre maggiori richieste: «Stiamo registrando un aumento di circa il 30% degli accessi alla mensa – Spiega don Marco Casale, presidente dell’associazione Il Pane di Sant’Antonio e responsabile della Caritas decanale di Varese – Abbiamo circa 110 – 120 accessi al giorno tutti i giorni a fronte dei circa 80 ordinari. Facciamo fronte a un disagio sociale che cresce quando ci sono dei momenti di crisi: lo abbiamo registrato con la crisi economica del 2008, nel periodo della pandemia e adesso, quando i prezzi e i costi energetici non consentono di arrivare alla fine del mese».

L’associazione, che può fare leva sulla disponibilità di 170 volontari e poggia su quattro persone assunte che gestiscono l’intera struttura, offre anche un servizio doccia, un servizio armadio e uno sportello farmaceutico, oltre ad avere un emporio solidale dove, per scelta, viene data la priorità alle famiglie povere con minori. «Viviamo di donazioni – conclude don Marco – E certe donazioni ci permettono di andare avanti e di rispondere a bisogni primari quali sono quelli del cibo, dell’igiene personale e dei farmaci».

Tra le donazioni importanti in provincia c’è quella della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che ha deciso, per le feste natalizie, di continuare a sostenere quattro realtà del territorio che operano quotidianamente al fianco degli ultimi e che fanno fronte a un bisogno esponenzialmente in crescita: una di queste è proprio l’associazione Il Pane di Sant’Antonio di Varese, insieme all’altra istituzione varesina che propone questo servizio,  la mensa dei poveri di via Bernardino Luini. Insieme alle due realtà varesine hanno l’istituto di Credito si è rivolto anche alla Casa della Carità di Legnano e alla Mensa del Padre Nostro di Castellanza, per un totale di oltre 2.200 pasti caldi offerti.

Personaggi generiche
da sinistra: Diego Trogher, don Marco Casale, Roberto Scazzosi

«Confermando l’azione già fatta due anni fa per sostenere il crescente bisogno determinato dall’emergenza sanitaria, come istituto di credito cooperativo del territorio abbiamo voluto intervenire nuovamente davanti a una nuova crisi, questa volta generata dall’aumento dei costi energetici e dall’inflazione. Una crisi che, inevitabilmente, va a colpire le situazioni più fragili – Spiega il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi – È un’operazione nella quale abbiamo voluto coinvolgere anche i nostri soci. Una quota del contributo straordinario deriva dai tradizionali riconoscimenti per i nostri soci storici: abbiamo convertito il budget previsto in un’azione concreta dedicata agli ultimi, come quella di donare un pasto caldo».

«La situazione di difficoltà mette a rischio quelli che sono i bisogni primari delle famiglie e delle persone. L’opera delle Case della Carità è estremamente lodevole, ma necessita del supporto, grande o piccolo che sia, di tutti – Aggiunge il vicepresidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Diego Trogher – Come banca di comunità noi ci siamo e speriamo che, come noi, altri possano contribuire al sostegno della loro attività, soprattutto in particolare un momento storico nel quale stanno crescendo molto le richieste di aiuto».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Dicembre 2022
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