Il Varese è rinato con una raccolta fondi popolare
Presentata a Palazzo Estense la nuova compagine societaria; Melosi allenatore. Il sindaco: »Faremo confluire gli aiuti economici in un consorzio»
Nello stesso locale dove un mese e mezzo fa si compiva l’ultimo, disgraziato, passaggio di mano del Varese 1910 con la presentazione del discusso Alì Zeaiter, questa volta non c’è un posto libero: addetti ai lavori e tifosi hanno riempito la Sala Matrimoni per salutare la nascita del nuovo Varese Calcio 1910 e l’incoronazione del gruppo dirigente della società.
Volti sorridenti e, finalmente distesi, a Palazzo Estense, teatro nell’ultima settimana di trattative difficili, estenuanti e – concedetecelo – pure abbastanza desolanti per una città ricca, capoluogo, con 80mila abitanti, incapace per diverso tempo di esprimere un gruppo di investitori per partecipare al campionato di Eccellenza. Una situazione che ieri si è sbloccata una volta per tutte, come ha ricordato il sindaco Attilio Fontana, e che è sfociata nella nascita di una nuova società cui partecipano in tanti.
Il presidente, Gabriele Ciavarrella (patron di studi dentistici, di un ambulatorio e una palestra – QUI la sua videointervista), ha messo sul tavolo l’offerta più cospicua ma non è stato il solo: il sindaco ha elencato coloro che hanno donato soldi alla causa, in modo da coprire subito i 110mila euro necessari e di guardare al futuro con un po’ di sicurezza.
E la notizia dell’affiliazione ufficiale, arrivata durante la conferenza di presentazione, è stata un’ulteriore iniezione di sorrisi a Palazzo Estense, proprio nei minuti in cui a parlare era Giorgio Scapini, il direttore tecnico della nuova società. Con Scapini c’era Giuliano Melosi, roccioso ed energico centrocampista di fine anni Ottanta, scelto per essere il nuovo allenatore (QUI la videointervista). Si riparte da lui con la speranza che già il prossimo martedì si possa organizzare un primo allenamento con i giocatori che daranno la propria disponibilità. «Di ragazzi ne abbiamo contattati diversi (il nome più pregiato è quello di Francesco Luoni che potrebbe accettare), la categoria non invoglia di certo ma la maglia del Varese può fare gola» ha sottolineato Scapini.
I responsabili del club intanto ha assicurato che il vivaio sarà ricostruito, anche se per la prossima stagione si riusciranno a creare 4 o 5 squadre: il dirigente designato sarà l’appassionato Paolo Maccecchini mentre i quadri tecnici sono in costruzione. Così come è ancora da definire l’organico della Scuola Calcio che certamente continuerà nella propria attività, come garantito dall’attrice Sarah Maestri, che sarà nel consiglio di amministrazione.
L’altra notizia importante arriva per bocca di Attilio Fontana il quale, tra l’altro, ha versato un sostanzioso obolo a titolo personale nelle casse sociali: «A settembre faremo confluire i finanziamenti e le sponsorizzazioni in un consorzio, che sarà più agile rispetto ad altri (cioé a quello di Pallacanestro Varese ndr), senza quote minime di ingresso o impegni pluriennali. Un contenitore dove far arrivare i soldi destinati al Varese che potrebbe così davvero diventare una squadra di tutti i cittadini e i tifosi».
Ma gli applausi finali alle parole di Fontana sono stati bruscamente interrotti da un curioso momento di contestazione. In Sala Matrimoni è arrivato infatti vociando una uomo – Claudio Ferretti, che è anche giornalista – che ha esordito al grido di «pagliacci!» rivendicando poi un ruolo in società per Silvio Papini, il dirigente biancorosso di lunghissimo corso, rimasto sino all’ultimo sulla tolda del Varese 1910. Qualche frizione, una risposta articolata di Maestri («l’ho chiamato e invitato, ma oggi stiamo presentando questa nuova squadra»), una più secca del nuovo team manager Enzo Rosa («Questo è un Varese del tutto nuovo») e la chiusura tempestiva di Fontana a chiudere la querelle.
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bravo Enzo! Papini ne ha combinata una più di bertoldo…i Cassarà, i libanesi, non ultimi i commercialisti di Legnano senza soldi!
ormai non è più credibile, giustamente ci vuole aria nuova.
fantastico andare contro Papo!!!! il Cassarà è andato bene perchè al momento non fece arrivare altra penalità. Certo col senno di poi non è servito a nulla.
Il commercialista se non sbaglio aveva 300mila sul piatto come il Sudanti. Però doveva fare tutto il Sudanti, e addirittura il commercialista doveva mettere sul piatto 500mila, mentre l’altro…
bello sentire/leggere che c’è chi sa tutto. o cosi pensa
e dimentica da dove è partito il tutto. già è colpa degli altri.
In particolare sono d’accordo con Franz quando evidenzia la “desolazione” che ha fatto da contorno alle trattative estenuanti dell’ultima settimana. Con tutto il rispetto, non siamo a Canicattì o ad Alcamo, siamo a Varese, una tra le provincie più ricche d’Italia, ma quanti, troppi, braccini corti! Siamo in 80.000, bene: con 15 € a testa avremmo raccolto 1.200.000 € che sarebbero stati sufficienti a iscriverci in lega Pro……..
@diadora, ok era solo una provocazione…..ma penso anch’io che con un po’ più di buona volontà, ci si poteva iscrivere benissimo alla D.
aria nuova??? la Maestri e Marocco gli do fiducia, gli altri…..
mike cosa significa siamo 80mila con 15 euro… non tutti sono tifosi (anche se ripenso alla finale play-off…)
come se domani apro una squadra di bocce e dico siamo 80mila, 5 euro a testa.
ripeto i PRENDITORI ci sono, chi vuole “investire” nel calcio no.
la lega pro forse no (debiti, punti di penalità, il caso Martinetti) ma la D si poteva fare
Beh, se fare un Triplo salto mortale all’indietro, cioè dalla B all’ Eccellenza è motivo di felicità vicina al trionfalismo stiamo proprio freschi!!
Dopo Bologna, Livorno, Vicenza e Bari ci saranno partite dell’ Oratorio….
Ottimo, durante la partita passeranno col cestino per la questua?