
Tra storia, memoria e libertà, presentato a Laveno-Mombello il libro “La sentinella dell’infinito” di Sergio Melchiorre
Alla Biblioteca Comunale «Antonia Pozzi», con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e del Comune di Laveno-Mombello, si è tenuta la presentazione del libro

Sabato 11 novembre, alle ore 10.30, presso la Biblioteca Comunale «Antonia Pozzi», con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e del Comune di Laveno-Mombello, si è tenuta la presentazione del libro «La sentinella dell’infinito» di Sergio Melchiorre.
Il libro, pubblicato dalla casa editrice 4punte, fa parte del progetto editoriale #ilTrenoVersoSud, che ha lo scopo di divulgare storie di resistenti e di promuovere una corretta narrazione della Storia, che deve sempre essere oggettiva e condivisa, e mai manipolata in chiave revisionista.
Dopo il saluto della Responsabile della Biblioteca Stefania Peregalli, la professoressa Sara Sinigaglia ha introdotto, con un breve ma efficace inquadramento storico, i contenuti di molti racconti del libro, presentandone le tematiche. Il libro è la seconda raccolta di racconti brevi che Sergio Melchiorre scrive e segna una continuità con il precedente “Il silenzio di mio padre”, dedicato al padre partigiano nella Brigata Majella.
Nel corso dell’evento parti di alcuni racconti sono stati letti da Walter Longobardi, coinvolgendo ed emozionando il pubblico e offrendo spunti di riflessione per un dialogo tra l’autore e la professoressa Sinigaglia su tematiche e contenuti. Molti dei racconti presenti nel libro sono ambientati in Abruzzo, nel paese di Amardolce, suggestivo nome d’invenzione dietro cui si cela il paese natale della famiglia dell’autore, negli anni drammatici della Seconda Guerra Mondiale. Il libro racconta infatti storie di uomini e donne – di sofferenza e impegno negli anni della guerra e della Resistenza – in una regione particolarmente vessata dai combattimenti. Le vicende del piccolo paese abruzzese, sospeso sulla Linea Gustav e travolto da scontri ed eccidi, si intrecciano con gli eventi della Storia con la «S» maiuscola, con l’esplicito fine di tener viva la Memoria delle sofferenze patite e valorizzare l’impegno di tanti per gli ideali di libertà e riscatto. Dalla lettura di stralci dei racconti, sono emerse anche storie e vicende che esulano dalla tematica resistenziale; lo scrittore, con la sua sensibilità e con occhio indagatore, tocca temi profondi: il valore degli affetti famigliari, il senso della vita e della morte, la solitudine, l’amore, l’incomprensione.
L’evento si è concluso con interventi da parte del pubblico che si è dimostrato sensibile e interessato agli argomenti trattati, a tal punto che alcuni presenti hanno sentito il bisogno di condividere con l’autore esperienze personali e legate alla memoria storica della loro famiglia che, inevitabilmente, hanno segnato la loro esistenza.
Grazie al numeroso e partecipe pubblico, la presentazione del libro ha rappresentato per tutti i presenti un’occasione di riflessione e di confronto sull’importanza della libertà e della memoria storica, valori inalienabili della nostra Repubblica.