Varese

A Visionare 2025 Marco Ermentini e il potere discreto dell’architettura timida

L’appuntamento di maggio per la rassegna dell’Ordine degli architetti di Varese è mercoledì 14 a Villa Panza

14 Maggio 2025

Una riflessione controcorrente, fatta di sussurri più che di proclami, è al centro dell’appuntamento di maggio della rassegna Visionare – dialoghi di Architettura, promossa dall’Ordine degli Architetti di Varese e diretta da Fulvio Irace.

Protagonista dell’incontro, in programma il 14 maggio alle 19 presso la Villa e Collezione Panza di Varese, sarà Marco Ermentini, Architetto, fondatore della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per l’architettura timida, teorico di un approccio rispettoso e delicato verso il costruito e l’ambiente.

Il titolo dell’intervento, Quando Basta, il coraggio della timidezza, racchiude in sé un messaggio preciso: secondo Ermentini “Q.B. – Quanto Basta” non è solo un’espressione culinaria, ma un principio di equilibrio anche in architettura e nella vita. In un’epoca segnata dalla sovraesposizione e dall’eccesso, Ermentini propone la via della misura, del rispetto e della leggerezza.

Inventore della “Timidina” e sostenitore del “Restauro timido“, l’architetto ha costruito una carriera su una filosofia che rifiuta i rifacimenti aggressivi e preserva le tracce del tempo. La sua visione — espressa attraverso opere, scritti e un’attività pluridecennale nello studio fondato dal padre — si traduce in un’architettura che non grida, ma sussurra, e che trova nella semplicità e nell’autenticità il proprio punto di forza.

Non a caso, Renzo Piano lo ha voluto come tutor del gruppo G124, impegnato nella riqualificazione delle periferie italiane, e l’Enciclopedia Treccani lo ha inserito tra i protagonisti del settore per il suo contributo teorico e pratico al Restauro Timido. Tra i numerosi progetti firmati da Ermentini si annovera attualmente anche il restauro della controfacciata della Cattedrale di Firenze.

L’incontro sarà l’occasione per esplorare un modo di fare architettura che è anche un’etica della cura. Una rivoluzione, ma gentile, che parte da una domanda mai posta dagli architetti: “se l’edificio parla o scrive, cosa pensa di noi? I monumenti possono contestare le decisioni umane?”

Rispondere a questa domanda, come suggerisce Ermentini, significa comprendere che nulla è isolato, che siamo parte di una repubblica dei viventi cui appartengono gli alberi, le piante, i fiori, gli animali, ogni forma di vita, insomma, ma anche le pietre, i mattoni, gli intonaci. La sua lezione chiama, o sfida, alla gentilezza e alla responsabilità, aperta tanto a chi già condivide questa sensibilità quanto a chi è pronto a lasciarsi sorprendere.

La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria: per assistere via webinar, attraverso il portale dedicato e per partecipare in presenza attraverso la e-mail formazione@ordinearchitettivarese.it. Ai partecipanti architetti saranno riconosciuti, come di consueto, due crediti formativi professionali.

2 Maggio 2025
Redazione VareseNews
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