Castiglione Olona - Cinisi
L’antimafia arriva a Castiglione Olona con Luisa Impastato
La nipote di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978 a Cinisi da uno zio mafioso, sarà a Castiglione Olona domenica 19 ottobre per un incontro pubblico e ad ingresso libero e lunedì 20 nelle scuole. Una testimonianza importanza sull’impegno contro la mafia e la criminalità

La storia della sua famiglia ce l’ha scolpita addosso. Soprattutto in quegli occhi chiari, che guardano sempre dritto davanti a sé, fissando il proprio interlocutore con schiettezza.
Una storia familiare di coraggio, quella di Luisa Impastato, nipote di quel Peppino Impastato, che nel 1978 fu ucciso barbaramente dalla mafia.
A ordinare il suo omicidio, lo zio, Gaetano Badalamenti, che volle zittire quella voce libera e coraggiosa di un giovane. Un ragazzo che aveva scelto di impegnarsi in politica e denunciare, attraverso la sua radio, la mafia e le azioni criminali che perpetuavano nella sua Cinisi, nella sua Sicilia: «Noi ci dobbiamo ribellare alla mafia» ripeteva senza timore.
Ciò che accadde a Peppino Impastato è diventato storia, grazie a chi mai smise di raccontare la sua verità.
In primis, la madre Felicia, poi i compagni di Peppino e il fratello Giovanni, che sta dedicando tutta la sua esistenza a girare per l’Italia. In ognuno dei tantissimi incontri pubblici di cui è protagonista, il fratello dell’attivista assassinato nel 1978 testimonia la brutalità del sistema mafioso, con un impegno e una dedizione che in tanti anni non hanno mai vacillato.

Domenica e lunedì gli incontri a Castiglione
Castiglione Olona domenica 19 e lunedì 20 ottobre ospiterà la figlia di Giovanni, la 37enne Luisa, che fin da ragazza ha scelto di impegnarsi anch’essa in prima persona, diventando la presidente di Casa Memoria, a Cinisi, e continuando a diffondere questa memoria familiare.

Una scelta di consapevolezza che punta a seminare, ovunque vada, il desiderio di giustizia e legalità, contro un sistema mafioso che nel corso del tempo ha cambiato le azioni e mutato le trame della sua ragnatela, infilandosi nelle trame della burocrazia e dell’imprenditoria. Ma mai scomparendo.
Lo scopo è dunque partire dal coraggio di Peppino Impastato, per riflettere sulla società che ciascuno desidera per sé e per i propri figli.

Due saranno i momenti ufficiali di Luisa Impastato a Castiglione Olona.
- Domenica 19 ottobre alle 20.45 al Castello di Monteruzzo per un evento pubblico aperto a tutta la popolazione, dove porterà la sua testimonianza. Insieme a lei Cristina Marzagalli, magistrato della Corte di Cassazione.
- Lunedì 20 ottobre il giorno successivo, la nipote dell’attivista ucciso dalla mafia incontrerà gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Cardinal Branda Castiglioni” di Castiglione Olona dove interverrà anche Sabrina Ditaranto, Sostituto Procuratore della procura dei Minori di Milano.
Entrambi gli appuntamenti saranno moderati da Adelio Airaghi, presidente dell’associazione Volarte Italia e promotore dell’iniziativa insieme al comune di Castiglione.
L’emozione della Giunta per l’ospite
E proprio dal comune della Valle Olona non si nasconde l’entusiasmo per un evento che saprà indubbiamente regalare momenti di riflessione importanti a tutti.
L’assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali, Caterina Valle Zaninoni, evidenzia il valore della presenza dell’ospite: «La nostra Amministrazione è molto grata per questa importante opportunità che ci permetterà, attraverso la testimonianza viva di Luisa Impastato, di riflettere sul valore della legalità in tutti i suoi risvolti, nella vita di ogni giorno, e nel dialogo tra cittadini e istituzioni. Credo che la legalità deve diventare una pratica quotidiana, condivisa, concreta, e, attraverso questi valori, possiamo costruire una società fondata sul rispetto, sulla giustizia e sulla responsabilità.
L’educazione civica, è uno strumento fondamentale per formare una coscienza collettiva attenta e consapevole, ed è attraverso l’educazione che possiamo sviluppare nelle nuove generazioni il senso critico e il coraggio di scegliere ciò che è giusto.
Il coinvolgimento diretto dei nostri studenti, in modo particolare quelli della scuola secondaria di primo grado, assume un valore educativo e formativo straordinario. È in questi anni di crescita che i ragazzi cominciano a formarsi un’idea del mondo, a scegliere i propri modelli, a interrogarsi su ciò che è giusto o sbagliato. Parlare loro di legalità significa offrire strumenti concreti per orientarsi, per diventare cittadini consapevoli e responsabili.
Le testimonianze come quella di Luisa Impasto, hanno un valore profondo, e aiuteranno i nostri ragazzi a capire che scegliere la strada dell’onestà e della giustizia richiede impegno e, spesso, coraggio. Sono storie che non vanno dimenticate, perché ci insegnano che tutti possiamo essere testimoni attivi di verità e legalità».
Anche l’assessore alla Cultura Cristina Canziani si sofferma sulla preziosità dell’evento: «La testimonianza di Luisa Impastato con la sua esperienza diretta spero susciti interesse e curiosità e lasci soprattutto un segno profondo nei nostri concittadini e negli studenti, spronandoli a riflettere sul ruolo di ciascuno nella costruzione di una società più giusta e libera dalla criminalità. Da anni la nostra amministrazione collabora con Volarte ed il dottor Adelio Airaghi nell’organizzare incontri sulla legalità sia per le scuole che per tutta la cittadinanza; incontri importanti non solo come momento di memoria, ma come anche occasione per promuovere la cultura del rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri».
A Castiglione Olona sarà dunque possibile parlare di antimafia grazie ad una giovane donna e all’esempio di uno zio che, sicuramente, Luisa Impastato avrebbe voluto avere accanto nella sua vita. La mafia lo ha ucciso, ma lei, come nonna Felicia e il padre Giovanni, non smette di ricordare il suo esempio. Quel motto “Peppino vive” racconta una storia di amore e ideali che non è finita.
La forza dei giovani a Casa Memoria


Dopo il viaggio in Lombardia, Luisa Impastato tornerà nella sua Cinisi, dove ritroverà Casa Memoria, il luogo che ogni giorno accoglie scuole, turisti e cittadini per raccontare di Peppino e del suo coraggio. Lì, tanti volontari – alcuni giovanissimi – contribuiscono ogni giorno a portare avanti questa storia di antimafia e impegno.
Qui un articolo dedicato proprio a questo luogo, meta di visite anche da Varese.
Alcune informazioni utili:
- Il sito web di Casa Memoria
- La pagina Wikipedia dedicata a Peppino Impastato
- Le visite di Giovanni Impastato in provincia di Varese