Varese
Sole e sorrisi alla Festa di San Martino: Varese rivive le tradizioni del Santo
Un fine settimana di sole ha riportato il calore della tradizione a Varese: tra storia, festa, risotti e solidarietà
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Un fine settimana di sole ha riportato il calore della tradizione a Varese: tra storia, festa, risotti e solidarietà
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Molti i volontari coinvolti e i negozi di via San Martino impegnati nella celebrazione: solo per la tradizionale risottata, sono state 400 le porzioni distribuite a pranzo

La somma raccolta durante le due giornate, saranno convertite in buoni spesa per le famiglie più bisognose

L’evento promosso in collaborazione con l’Associazione genitori è stata l’occasione per riscoprire la Festa tradizionale, con una piccola lanternata che si è conclusa nel parco della Villa comunale
Grazie ai contributi di entrambe le comunità, i fondi dell’8×1000 della Chiesa Evangelica Luterana in Italia e da alcuni anni anche del patrocinio del Comune di Cocquio Trevisago, le famiglie possono contare su questo appuntamento oramai fisso così bello e ricco di emozioni
È stato il modo dei commercianti per dire “noi ci siamo” anche nel 2020, in un momento in cui la festa di san Martino non è stata possibile organizzarla pienamente, come al solito
La ricorenza di San Martino è una tradizione recente, nata nel 2006 e incentrata sul gesto del taglio del mantello: la Pro Loco ha dovuto rinviarla ma vuole dare un messaggio di attenzione comunitaria
La passione l’impegno di molti ha fatto brillare, domenica 10 novembre, il trentesimo anniversario della festa di San Martino
Nel programma un incontro sullo spreco alimentare, il ritorno in chiesa del Paliotto d’altare, l’inaugurazione del salone dell’oratorio voluto dai genitori di Lorenzo Giudici e la presentazione dei lavori all’ex sala cinema
Sfilata, spettacoli, cibo e musica per festeggiare la festività dell’11 novembre con tutta la famiglia
La Pro Loco del paese ha organizzato la tradizionale festa, tra iniziative e stand, oltre alla presentazione del dolce San Martino

Martedì 28 ottobre, alle ore 21, nella Sala Giuseppe Montanari Varese ricorda l’alpinista che con una sola gamba scalò 1.131 vette, lasciando un segno indelebile nella storia dell’alpinismo e nel cuore di chi lo conobbe
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