La chiamata alla nuova mobilitazione, dopo quella da 2 mila persone di qualche settimana fa, ha sortito ancora una volta l’effetto desiderato dal Comitato per la salute del Varesotto
Sabato 22 alle 10 appuntamento in largo Camussi con Acli e Comitato per il diritto alla salute del Varesotto. Le associazioni di malati e disabili ripresentano i loro 5 punti
Raccolte in due settimane: era il primo traguardo fissato all’inizio della mobilitazione. “Lunedì invieremo il testo alla Regione”. Ma le firme continueranno fino a settembre
Mentre la raccolta si avvicina alle 5mila firme. Sabato 22 luglio saranno in piazza con una loro iniziativa a sostegno
Dopo l’annuncio della ripartenza dell’accordo di programma dei giorni scorsi il direttore generale del Welfare ha precisato il cronoprogramma, i termini dell’accordo e i finanziamenti
L’accordo di programma era scaduto il 30 marzo. Secondo il Comitato Diritto alla Salute è stata annunciata la firma ma non sono stati ancora completati i passaggi. “Facciamo cinque domande a Fontana e ai sindaci”
Il conto delle firme viene aggiornato man mano che rientrano i moduli a disposizione in esercizi commerciali e associazioni
Mentre sono già stati “attivati” duecento moduli, dall’organizzazione di volontari che sostiene l’iniziativa della lista civica Obiettivo Comune Gallarate
Partito Democratico, Lista Silvestrini e Città è Vita lo hanno annunciato dopo una valutazione della petizione lanciata sabato scorso da OCG. “Un nuovo ospedale non può nascere dalle ceneri di quelli esistenti”. Previsti nuovi punti dove firmare
Duecentocinquanta persone nel pubblico, con qualche contestazione: a un certo punto viene anche sospesa la seduta. Sulle due proposte di posizione però emergono voti inattesi
Il capogruppo interviene con una nota dopo le dichiarazioni del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a Gallarate nei giorni scorsi, a margine di un evento della Lilt
Problemi di sicurezza e servizi che vengono a mancare. E richiesta di una presa di posizione di tutto il Consiglio comunale
Renato Pugina porta per la prima volta in Italia il suo documentario sugli anni in cui i figli degli immigrati erano clandestini in Svizzera. “È una ferita collettiva che ancora chiede di essere riconosciuta». L'appuntamento è a Materia mercoledì 29 ottobre (ore 21)
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