Le pagelle di Colombo per il 2019: «Sufficienza piena, ma ancora tanto da fare»

Il sindaco di Cardano ha tracciato un bilancio del suo primo anno: “Non si può cambiare tutto e subito”

Maurizio Colombo

«Dobbiamo gestire l’ordinario e occuparci dei problemi più urgenti, e impegnandoci a recuperare un po’ di liquidità dall’evasione. Ma alla mia squadra do la sufficienza piena». Il sindaco di Cardano al Campo Maurizio Colombo ha tracciato un bilancio dei primi sette mesi di mandato, iniziati quel 26 maggio in cui la città è tornata al centrodestra dopo 25 anni.

Nel suo ufficio del municipio che dà su piazza Sant’Anastasio, Colombo ha dato un giudizio di questi sette mesi tutto sommato positivo, nonostante le critiche delle opposizioni, emerse nell’ultimo caldo Consiglio comunale del 23 dicembre. L’accusa principale, scandita in Consiglio dall’ex vicesindaco Vincenzo Proto, è di aver abbandonato lo slogan della campagna elettorale  “cambiare si può, cambiare si deve”, e di aver gettato «fumo negli occhi» ai cittadini. E Biganzoli aveva rincarato la dose denunciando una diminuzione di diverse voci di spesa, oltre ad aver presentato «un nuovo capitolo del bilancio, quello sulle politiche giovanili, ma senza capitolo di spesa».

Il bilancio e le imposte votate in Consiglio. “Ma dov’è il cambiamento?”

«Stravolgere la città in sette mesi è impossibile», ha risposto Colombo, ribadendo che l’impegno è quello di «gestire l’ordinario. Oggi – aggiunge – non abbiamo contezza di quello che dovremo fare precisamente nei prossimi sei mesi, dovremo orientarci giorno dopo giorno. Nel bilancio abbiamo dato precedenza agli interventi più urgenti: sulle strade siamo già intervenuti, e abbiamo già in cantiere lavori alle scuole così come al municipio, dopo il crollo del tetto di quest’estate. Le parole chiave su cui lavoreremo nel 2020 sono green ed efficientamento energetico: a riguardo abbiamo già pronti gli interventi negli edifici pubblici».

Maurizio Colombo

Il pgt

La minoranza aveva anche lamentato la mancanza di fondi per il piano di governo del territorio, ma Colombo promette di metterci mano nel 2020: “A breve faremo studiare il nuovo orientamento del piano. Ci affideremo a una società esterna (potrebbe essere il centro studi Pim, lo stesso a cui si era rivolto la giunta Bellora, ndr), ma non affideremo interamente il progetto a loro, perché non conoscono il territorio. La parte tecnica potremmo affidarla a loro, mentre noi ci occuperemmo strettamente del territorio”.

I punti caldi saranno due: l’area ex Nautilus e la ex Stere. Su quest’ultima, il primo cittadino rivela che, in base alle nuove leggi, potrebbe esserci uno spiraglio per «ragionare su una possibile riqualificazione. C’è qualche difficoltà da capire: la villetta è stata stralciata dal piano, e quindi adesso i metri cubi sono passati da 14 a 12 mila; in fondo c’è un terreno che proprietario non intende cedere, ma un accordo di programma prevede che il 50% della volumetria dell’area sia ceduta al comune. Bisogna metterci d’accordo, rivedendo il pgt». L’edificio della Stere è particolarmente delicato perché il tetto è in amianto, e gli abitanti delle case antistanti sono comprensibilmente preoccupati per la loro salute. Il progetto per lo smaltimento dell’amianto, a carico degli attuali proprietari «c’è già – assicura Colombo – ma è legato alla palazzina: l’idea del proprietario è non demolire, ma risistemare la palazzina e renderla residenziale, fare gli appartamenti e smaltire tutto».

ex Stere Cardano novembre 2018
L’ex Stere di via Ferrazzi

L’altro punto caldo è il Nautilus: «Ci stiamo ragionando» è la conferma del sindaco. «Qualche manifestazione d’interesse c’è – garantisce – ma eventuali costruzioni vanno legate a un progetto di viabilità». L’eventuale realizzazione di uno spazio commerciale prevederebbe un cambiamento radicale della viabilità: con l’attuale strada, a due sole corsie, il traffico sarebbe congestionato. Un ‘aiuto’ potrebbe arrivare dai lavori della discussa ferrovia per il terminal 2 di Malpensa, progetto confermato il 18 dicembre dalla Regione nonostante il parere contrario di tutti i comuni interessati: come opera di compensazione potrebbe essere realizzata una rotonda proprio davanti all’ex Nautilus e, spera Colombo, «una pista ciclabile che arrivi a Somma Lombardo». Ma dalla Regione Lombardia «non è ancora arrivato niente. Finora ci è stato semplicemente detto: ‘Va fatta e basta’».

Sul tema dei rifiuti Colombo conferma la ‘mastella’, come aveva fatto l’assessore Meri Suriano in Consiglio: «La nostra intenzione – afferma il sindaco – è quella di aumentare la raccolta; ora l’obiettivo è informatizzare la mastella. Come maggioranza insistiamo sull’educazione dei cittadini. Noi lavoriamo per loro, ma devono venirci incontro: se si abbandonano i rifiuti per strada o nei boschi non solo si fa un danno all’ambiente, ma a noi – e a tutti – lo smaltimento costa il doppio. Quest’anno ci sarà da rinnovare il contratto con la ditta preposta alla raccolta differenziata (la Sangermano, ndr); speriamo di migliorarlo, se possibile». Quindi ci mostra una segnalazione di un privato cittadino di alcuni rifiuti scoperti in via della Prava: «Mi auspico succeda più spesso. Non avendo mai fatto politica prima d’ora – aggiunge – mi sono reso conto che c’è poca comunicazione tra l’amministrazione, la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Su questo dobbiamo assolutamente lavorare».

Infine minimizza sul cambio in corsa del capogruppo. Nello scorso Consiglio, il consigliere Marco Rossi era stato sostituito da Eliana Croci, per poi votare contro e astenersi su due punti: «La maggioranza comunque è solida – ha confermato -. Questa sera ci riuniamo per fare squadra; nell’anno nuovo dovremo affinare i ruoli di ognuno nella giunta».

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Pubblicato il 30 Dicembre 2019
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