“Lily e Adam”: la prima web serie teatrale per bambini

Sabato 25 luglio appuntamento per creare, assieme agli attori, la 12^ e ultima puntata della prima serie, proposta con successo da Karakorum Teatro

Generico 2018

Dodicesimo e ultimo appuntamento sabato mattina con la web serie teatrale per bambini “Lily e Adam”, promossa da Karakorum teatro all’interno del più ampio progetto artistico Yak around, volto proprio a coinvolgere “fisicamente” il pubblico nella creazione artistica. Anche i più piccoli, con le loro famiglie,  che sono parte attiva della web serie costruita attraverso delle dirette di teatro online, cui si partecipa via zoom, per poi creare, assieme agli attori, ogni video puntata.

Partiamo dalla storia: quella della protagonista, Lily (interpretata da Susanna Miotto), la scienziata impegnata nel suo laboratorio a fare tutto velocissimo per battere “Il baleno”. Nella sua casa si materializza un giorno un alieno, Adam (Riccardo Trovato), scovato dalla webcam, che non si ricorda quasi nulla della sua quotidianità. La sfida, puntata dopo puntata, è insegnare di nuovo ad Alan come si fanno le cose e aiutarlo così anche a ricordare.
Per riuscire in questa impresa i bambini, oltre a partecipare agli appuntamenti “live”, realizzano poi dei video assieme ai loro genitori per mostrare ad Adam come si cucina la pasta, come si risolva un problema o si condivide un ricordo. E dal montaggio dei video (il live teatrale più quelli che inviano i bambini) nasce ogni puntata (pubblicata sul sito e sui social di Karakorum), che diventa la base per scrivere il live successivo.
(Qui sotto il primo episodio).

La particolare situazione di Adam, lontano da una quotidianità che quasi non ricorda più, è molto vicina a quella dei bambini che hanno vissuto il lockdown perdendo all’improvviso le loro abitudini – spiega Stefano Beghi, regista della web serie basata sui testi di Angela Dematté – Partecipare a Lily e Alan per molti è stata l’occasione per rielaborare quanto accaduto, il proprio vissuto e fare esperienze nuove con i genitori da condividere con gli amici in maniera differente ma comunque molto significativa, tanto che alcuni hanno continuato a partecipare anche dalla spiaggia”.

Il progetto, finanziato da Fondazione comunitaria  del Varesotto, è un esperimento teatrale innovativo, unico nel suo genere, che oltre a coinvolgere ed appassionare una trentina di famiglie (solo in parte del quartiere Bustecche – dove si trova Spazio Yak, sede della residenza teatrale di Karakorum – e altre a loro legate ma residenti in diverse parti d’Italia e del mondo), ha destato l’interesse e la curiosità di diversi festival e operatori del mondo dello spettacolo. Tanto da mettere le basi per una  evoluzione del progetto al termine di questa prima “stagione”.

 

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Pubblicato il 23 Luglio 2020
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