Lo sconto sulla Tari infiamma il consiglio comunale

La mozione presentata da Stefano Clerici, che chiedeva la soppressione del pagamento della Tari per le aziende durante il lockdown, ha scatenato un putiferio in consiglio

Consiglio comunale varese luglio 2020

La mozione presentata dal consigliere Stefano Clerici che chiedeva la soppressione del pagamento della Tari per le aziende durante il lockdown, ha scatenato un putiferio durante l consiglio comunale del 21 luglio.

Ad accenderlo, l’intervento del sindaco Davide Galimberti, che ha scelto di dare personalmente il parere – negativo – della Giunta, spiegandolo così: «Dò parere negativo semplicemente perchè abbiamo approvato ieri delle manovre che hanno lo stesso effetto se non di più: devo pensare che quindi l’opposizione non sia in grado di leggere gli atti. Abbiamo approvato 24 ore fa uno sconto di Tari di circa 800mila euro, e la conferma che la Cosap non si paga per i mesi del lockdown».

Una risposta che ha scatenato le reazioni dell’opposizione: «Il sindaco ha un rapporto molto particolare con le parentesi – Ha sottolineato innanzittutto Rinaldo Ballerio, consigliere della lista Orrigoni – Le usa per svillaneggiare le precedenti amministrazioni o la minoranza, ma poi non risponde alle domande. Clerici chiede che non venga pagata la tassa durante i mesi in cui non è stato erogato il servizio, cosa che mi sembra un gesto di correttezza. E vorremmo una risposta. Tutti gli altri discorsi sono inutili e devianti».

ARRIVATA LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SULL'”AFFAIRE ASPEM”

Gli “altri discorsi inutili” contenevano in realtà una notizia: la pubblicazione delle motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato sulla questione Aspem – Acsm Agam nella quale, tra l’altro, i giudici sostengono che «Tale operazione [quella della vendita delle azioni da Aspem ad A2A] è senza ombra di dubbio un’operazione di carattere finanziario privatistico, che al di là dei contenuti di merito e di opportunità, nulla ha a che vedere con le procedure ad evidenza pubblica imposte dall’art. 36 della direttiva 2004/18/CE, in quanto ha avuto uno sviluppo esclusivamente interno senza una predeterminazione e relativa pubblicità dei criteri per detta individuazione, né tale individuazione è avvenuta secondo un punteggio determinato, ma in base ad una scelta del tutto discrezionale avvenuta con la guida di un advisor alla stregua di fusioni, cessioni, o altre operazioni societarie tipiche nel campo delle società private, quotate o non».

Una motivazione dura, che il sindaco sbandiera durante l’assemblea per sottolineare come le scelte della giunta siano doverose, e che «Il teatrino fatto in aula allora dalle minoranze non fosse giustificato» ma che viene rintuzzato ancora da Ballerio: «Non c’è poi tanto da vantarsi di aver cambiato gestore, visto che poi si è affidato il servizio a una azienda su cui si sono concentrati, per usare un eufemismo, chiacchericci, una cosa quasi ridicola – ha sottolineato – Lei sindaco, risponda se la sospensione della Tari si può fare o no, le parentesi che ci ha proposto sono davvero stucchevoli».

SFIORATA LA BAGARRE IN SALONE ESTENSE

Da lì, il dibattito è diventato sempre più acceso, fino a sfiorare la bagarre: con il consigliere Stefano Clerici di Lombardia Ideale che chiede «Allora, li volete graziare questi tre mesi di tari? Mi sembra che la risposta sia no. Le chiacchiere stanno a zero». E il consigliere della Lega Fabio Binelli che sottolinea: «Non so perchè dica di no ad una cosa, lo sconto dei tre mesi di Tari, che dovrà fare perchè imposta dall’alto ben presto». In più di un’occasione le parole dei consiglieri si sono sovrappote l’una con l’altra, in una concitazione crescente.

A difesa della posizione della Giunta – che, ricordiamo, sostiene di non dover eliminare i tre mesi di tasse perchè ha fatto uno sconto ben superiore, il capogruppo del PD Luca Conte: «L’amministrazione Galimberti ha compiuto un grande sforzo in questi mesi per supportare come possibile le attività economiche in difficoltà. Siamo consapevoli che quanto fatto non è probabilmente sufficiente visto l’impatto della crisi che stiamo attraversando -ha spiegato Conte – Ma l’esenzione Cosap e un taglio della tari senza precedenti, di quasi 800.000 euro, rappresentano tuttavia uno sforzo enorme per le casse del comune ed aiuti concreti per i varesini. Le assessore Perusin e Buzzetti sono state chiare nel garantire che non saranno gli unici e presto ne seguiranno altri. Quello cui abbiamo invece assistito ieri e oggi da parte dell’opposizione è stata pura demagogia, proposte prive di coperture finanziaria, utili solo ad alimentare sterili polemiche».

Alla fine la mozione non è passata, per il compatto voto contrario della maggioranza: il conto finale è di 19 contrari e 11 favorevoli, senza alcun astenuto.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Luglio 2020
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