Varese
A Varese si presenta il volume “Territori 2024”: una riflessione tra storia locale e dimensione globale
Mercoledì 5 novembre alla Sala Montanari, la terza edizione del progetto editoriale curato da Enzo R. Laforgia e Gianmarco Gaspari con diversi contributi di studiosi e studiose
Mercoledì 5 novembre alle ore 18.15 la Sala Montanari di Varese ospita la presentazione del volume Territori 2024, edito da Macchione con la cura scientifica di Enzo R. Laforgia e Gianmarco Gaspari. Conduce la presentazione il giornalista Michele Mancino.
La sfida che Territori rilancia in questo terzo volume, grazie anche all’intelligenza e alla passione del suo editore, ha spinto ad allargare gli orizzonti verso nuove direzioni di ricerca, mantenendo però fedele alla necessità di privilegiare la pluralità dei punti di vista e l’interrelazione dei saperi.
Accanto allo scritto della storica americana Constance McLaughlin Green, pubblicato qui per la prima volta in traduzione italiana, e che costituisce una sorta di premessa teorica e di metodo alle ricerche condotte sotto la guida dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities dell’Università degli Studi dell’Insubria, i contributi raccolti in questo terzo volume spaziano dalla storia politica alla storia culturale, sempre intrecciando la dimensione locale con quella globale.
Dalla Presentazione a firma di Gianmarco Gaspari e Enzo R. Laforgia: «[…] In riferimento a un contesto insieme privilegiato e difficile come quello del paese che più di ogni altro al mondo è ricco di storia e di memoria – parcellizzate in piccole patrie che hanno avuto a loro volta un ruolo decisivo nel definire i concetti stessi che regolano la politica e la convivenza civile, che danno senso all’arte, alla letteratura e alla musica come valori decisivi nella scala del progresso -, si può capire quanto importi per noi l’esperimento di questo annuario, che già nella sobrietà del suo titolo racchiude una scommessa non da poco. Insistere sul significato e sul valore di quel «grande testo di storia» che è il territorio, nella somma dei rapporti che inducono a declinarne al plurale il nome e le componenti, significa restituire dignità alle vicende delle comunità che lo abitano: vicende, come si ricordava nel primo numero, che nella «Regio insubrica» hanno comportato contaminazioni e migrazioni, di merci e di uomini, e che dalle civiltà germinali dell’Europa preistorica alla creazione della prima «città ideale» della storia, sono sempre state nodi decisivo di percorsi e di saperi».
Il volume raccoglie inoltre i contributi di Luigi Ambrosi, Claudia Biraghi, Pietro Dettamanti, Renzo Dionigi, Sara Fontana, Paolo Lepore, Roberta Lucato, Elena Valentina Maiolini, Brunella Massacesi, Stefania Stivanin.
Appuntamento per mercoledì 5 novembre alle 18.15 in Sala Montanari, in via dei Bersaglieri 1 a Varese.


