San Fermo protagonista del protocollo sul controllo di vicinato

Alla scuola don Rimoldi la firma tra prefetto e sindaco, davanti al viceministro Matteo Mauri, e alle associazioni di quartiere

Il viceministro Mauri  a san Fermo

Hanno scelto San Fermo, rione fino a oggi considerato problematico dal punto di vista della sicurezza ma che ha reagito per primo con un progetto ad hoc, per firmare il protocollo di intesa sul controllo di vicinato davanti ai rappresentanti dello Stato.

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A siglare l’accordo, nelle sale della scuola media don Rimoldi, in via Pergine,  c’erano non solo il prefetto Antonio Ricci e il sindaco Davide Galimberti: con loro c’era anche il viceministro dell’Interno Matteo Mauri, il questore Giovanni Pepè, il comandante della polizia locale Matteo Ferrario e il tenente colonnello Federico Ninni, cui spetta il compito di avviare formalmente i gruppi di “Controllo del Vicinato” anche a Varese.

Con questo accordo formale si sono quindi ufficializzati i primi progetti di controllo del vicinato portati avanti dai cittadini con il comune di Varese: il primo siglato tempo fa proprio a San Fermo, il secondo, reso ufficiale proprio oggi, a Bobbiate.

COSA SONO I CONTROLLI DI VICINATO

Il “controllo di vicinato” è uno strumento di prevenzione che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata area o quartiere e la cooperazione con le forze di Polizia. In provincia sono già circa 60 i comuni che hanno già aderito ai Controlli di Vicinato.

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«Il controllo di vicinato è una forma associativa che nasce dal basso e in questi mesi di preparazione ho constatato la voglia dei varesini di fare rete per il bene della nostra città – ha spiegato il vicesindaco, e assessore alla sicurezza, Daniele Zanzi – Con questo strumento, a tutti gli abitanti dell’area interessata è richiesto solo di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro».

«L’obiettivo di questo protocollo è quello di aiutare le forze dell’ordine ad accrescere la percezione che della sicurezza hanno i cittadini – ha detto il sindaco Davide Galimberti – In un passato neanche troppo lontano San Fermo era considerato come un quartiere fortemente insicuro; oggi possiamo dire che siamo in un’epoca diversa. Il nostro impegno per rigenerare l’intera area è costante e lo stiamo portando avanti grazie alla collaborazione con scuole e associazioni del territorio».

Il viceministro Mauri  a san Fermo

ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO INSIEME AD ASSISTERE ALL’ACCORDO

Alla firma erano presenti inoltre, oltre all’assessora all’istruzione Rossella Dimaggio, l’assessora ai quartieri Francesca Strazzi e l’assessore all’urbanistica Andrea Civati, anche i rappresentanti delle diverse realtà che hanno costituito o stanno costituendo zone di controllo del vicinato – oltre San Fermo e Bobbiate, anche Bregazzana e Bizzozero – e i rappresentanti di associazioni e società sportive che fanno attività di prevenzione nel quartiere dalla cooperativa Mille piedi alla squadra di football americano dei Gorillas. A portare un ringraziamento al viceministro per il controllo del vicinato “che porta agli adulti un senso di comunità che i ragazzi conoscono a scuola”, c’era anche una rappresentanza di ragazzi della scuola don Rimoldi, accompagnati dalla dirigente scolastica, Luisa Oprandi.

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Alfonso Castellone con la rappresentante del controllo divicinato di Bobbiate, Laura Ponzin

Tra loro c’era infine anche Alfonso Castellone, vice presidente dell’associazione nazionale Controlli di Vicinato, che sta portando avanti il progetto in tutta Italia.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Dicembre 2019
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