Monteviasco, un isolamento che dura da due anni

C’è ancora da aspettare per la ripartenza della funivia, mentre l’emergenza pandemica ha causato la chiusura anche dell’ultima attività rimasta. I carabinieri in servizio costante

monteviasco panorama marino foina

Le carte ci sono, i lavori partiranno dopo il via libera del Ministero, ma Monteviasco dopo due anni esatti dal tragico evento che ha causato la morte dello storico manutentore Silvano Della, è ancora isolata per via della funivia ancora ferma, unico mezzo di trasporto.

«La progettazione da parte di ditta funiviaria potrebbe partire verso la fine dell’anno e i lavori subito dopo l’approvazione del Ministero dei trasporti», spiega il sindaco Nora Sahnane.

L’isolamento di Monteviasco si sente e si è sempre sentito: è, per chi ha scelto di viverci, un isolamento cercato, calcolato. Ora però questo piccolo borgo da dove si vede un po’ di Italia e un po’ di Svizzera, scelto dagli amanti della natura e degli astri come punto di osservazione delle stelle è in balia degli eventi.

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Come dire: da qui tutto si vede, ma essere raggiunti è un’impresa. In paese vivono ancora 6 persone, mesi fa l’anziana del borgo, “La Rosina” è stata portata a valle: troppo rischioso lasciarla in cima alla montagna, nonostante gli sforzi per attrezzare un punto di approdo per elisoccorsi, nonostante gli sforzi dei carabinieri che assicurano con la stazione di Dumenza, i Forestali e i colleghi della compagnia di Luino (vedi foto sopra) un costante rifornimento e presidio: la divisa blu e la bandiera tricolore sugli abbigliamenti tattici fanno sentire la vicinanza dello Stato. Tutto il resto dista 1400 gradini dal fondovalle.

Un altro espediente per far sentire meno soli i residenti è la scelta di Montevisco come luogo del cuore del Fai, candidatura che ha scalato le classifiche tra i siti più votati: più di 5.500 voti, è al 29° posto.

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Del “caso Monteviasco” si sono occupati diversi giornali nazionali, e anche la stampa estera ha pubblicato diversi servizi, uno degli ultimi il reportage di CGTN China Global Television Network, canale televisivo di notizie h24 in lingua inglese di China Central Television (nella foto qui sopra, il titolo del pezzo che fa riferimento a Monteviasco come un’isola).

Nel frattempo è passata la prima ondata covid e la chiusura col lockdown di marzo, d’estate si sono visti un po’ di turisti e qualche proprietario di seconde case che è arrivato fin quassù a godersi il fresco e il panorama con un punto d’appoggio rimasto aperto: il vecchio circolo del paese.

Ma le misure per contrastare la pandemia hanno causato il blocco anche dell’unico esercizio rimasto e per le scorte c’è la catena di solidarietà dei militari che in fila indiana e con pazienza portano viveri e corrispondenza.  «C’e bisogno di messaggi belli, positivi, di speranza», spiega il sindaco. «Ieri ho comunicato il primo caso positivo. Questa volta l’emergenza covid la si sente in un modo diverso anche in un paesino periferico come il nostro», aggiunge il sindaco.

Fra i tanti isolamenti, quest’anno ci si è messo di mezzo anche il tempo. A fine agosto si è riversata un’enorme massa acqua su questi versanti facendo franare un pendio sul quale è adagiata la provinciale: anche qui corsa contro il tempo per assicurare un collegamento al paese, ora garantito da un ponte militare realizzato da un gruppo di genieri volontari con un grande sforzo da parte della protezione civile provinciale: ora a Curiglia si riesce ad arrivare almeno in auto mentre Monteviasco guarda da lassù, e aspetta la neve del terzo inverno “in solitaria“.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Novembre 2020
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