Busto Arsizio
Bestie di Satana, a Busto Arsizio lo spettacolo teatrale “Poco più di un fatto personale”
A mettere in scena “Poco più di un fatto personale” sono Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, per la regia di Stefano Beghi
Le Bestie di Satana non smettono di far parlare, discutere, riflettere. In questi giorni è salito alla ribalta Andrea Volpe, con una sua lunga intervista nella quale racconta il nuovo capitolo della sua vita e ripercorre i giorni terribili degli omicidi del gruppo. A Busto Arsizio, al Teatro Sant’Anna, sabato 9 novembre va in scena uno spettacolo ispirato a quei fatti, a come hanno influito sull’opinione pubblica e sui ragazzi di allora.
A mettere in scena “Poco più di un fatto personale” sono Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, per la regia di Stefano Beghi. Sul palco ci saranno Marco Di Stefano, Susanna Miotto, Alice Pavan, Riccardo Trovato, Fabio Zulli, al suono Antonello Ruzzini.
A raccontarci in un’intervista del 2022 come è nato questo spettacolo è proprio Marco Di Stefano, all’epoca dei fatti (la vicenda delle Bestie di Satana emerse nel gennaio 2004) un giovane studente della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi: «Rimasi colpito da una delle prime foto pubblicate sui giornali, la metà di quei ragazzi immortalati davanti al mercato di Sinigaglia a Milano li conoscevo, erano più meno ragazzi della mia età che frequentavano locali che frequentavo anche io e che avevano amici in comune con me – racconta Di Stefano, autore e regista teatrale -. Da allora mi è scattata la molla, diventata quasi un’ossessione, di ricavarci uno spettacolo teatrale. Quando la mia compagnia, La Confraternita del Chianti, si è affiliata a Karakorum Teatro, ho finalmente potuto lavorarci, portando il nostro lavoro, mio e di mia moglie Chiara Boscaro, nel Varesotto, in una terra che quelle vicende le ha vissute e che ancora non ha saputo dare una spiegazione logica a quelle tragiche vicende».
«Nello spettacolo non trattiamo la cronaca, ma partiamo da quei fatti per porci delle domande: come è possibile che delle persone come noi, con lo stesso background e le stesse amicizie si trasformino e facciano scelte radicalmente diverse, opposte dalle nostre, chi sceglie l’arte e chi sceglie la violenza – spiega Di Stefano -. Si parla di scelte, di sliding doors. Siamo partiti da una vicenda che ci ha colpiti e che portiamo in scena con 5 attori che dialogano indagando il concetto di bene e male, di come si è sviluppato e come è cambiato crescendo. È una scelta che ci poniamo ogni giorno, magari inconsciamente».
«Nello spettacolo si parla di provincia, soprattutto perché è nella provincia che è maturata la vicenda delle Bestie di Satana – continua Di Stefano -. C’è un monologo di una delle attrici dedicato a questo tema, ma non ci siamo concentrati su cosa è meglio o cosa è peggio, se la periferia o la città. La provincia può generare un senso di noia o di vuoto che alcuni di quel gruppo variegato si è trovato a colmare nella maniera più sbagliata e insensata possibile. Nello spettacolo si parla anche di droga, di pulsione alla morte che da adolescenti colpisce tutti e di tanto altro. Non diamo risposte precise, il nostro lavoro è porre domande, che condividiamo col pubblico. PIo di mestiere faccio l’autore e il regista, non sono un attore, vado in scena col coraggio dei folli, ma sono molto contento di farlo con uno spettacolo che tratta tematiche forti come quelle che trattiamo noi, con un tema morale forte come l’eterno dualismo tra il bene e il male».
Al termine dello spettacolo intervento in sala dell’Avv. Francesca Cramis che ha seguito il caso e di Loredana, insegnante di una delle ragazze coinvolte che ne ha seguito il percorso di recupero in carcere.
“Poco più di un fatto personale”
09 novembre 2024 – ore 21
Teatro Sant’anna di Busto Arsizio