Il racconto di Chiara, mamma e medico di base che si è ammalata di polmonite: “La battaglia contro l’ignoranza è la prossima che ci aspetta… stiamo vincendo il Covid, vinceremo anche questa?”
Il racconto di Lucia: “Il covid non mi ha portato via mio papà, ma ci ha tolto l’umanità, la possibilità di stargli accanto per l’ultima volta”
Il racconto di Marilena: “Dentro lo scompiglio e la solitudine di quei giorni complicati, ho notato come molti italiani hanno dimostrato generosità, disponibilità e solidarietà”
Il racconto di Rosita: “Abbiamo condiviso emozioni, liberi dai freni imposti dalla freneticità della vita di tutti i giorni”
Una lettera di suor Maria Agnese risponde alla nostra prima pubblicazione con le riflessioni del direttore. “Avrei davvero necessità per non dire bisogno, di sapere come vede o perlomeno come immagina l’immediato futuro senza normalità?”
Il racconto di Marco: “Andrà tutto bene, ce la faremo e altre cose divertenti che non dirò mai più”
Il racconto di Samantha che riflette sulla figura degli anziani
Il racconto di Lorenzo che è da mesi in Canada: “Mi rimane poco più di un mese prima del ritorno in Italia e per quanto dispiaccia non aver vissuto un’esperienza all’estero normale riconosco che sia stata unica a modo suo”
Il racconto di Leonardo che ha scelto di andare a lavorare nell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo: “Loro ci chiamano angeli, eroi, ci ringraziano. La verità è che io ho trovato mio padre, mia madre, mio fratello nei loro volti”
Il racconto di Claudia: “Grazie ad ogni paziente, per avermi confermato che questo lavoro che ho scelto di fare a sedici anni è l’unico che amo e che so fare”
Il racconto di Marina: “Non ho più visto mio marito ricoverato non per COVID19 e morto senza un saluto”
Il racconto di Marina: “Scavare nel profondo è riscoprire allora il grande valore della lettura, capace di creare mondi paralleli, in grado di placare le nostre ansie”
Il Presidente Associazione Olivicoltori di Sant'Imerio ricorda che pulire un parco non è solo tagliare l’erba: è custodire uno spazio di tutti. A volte basta un “grazie” per ricordare perché lo facciamo.
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